
Crollo Generalizzato sui Mercati Europei
Nella prima parte della giornata, i mercati azionari europei hanno subito un brusco calo, con gli investitori che manifestano crescente preoccupazione per le possibili ripercussioni della nuova politica commerciale statunitense. L’attenzione è focalizzata sulla potenziale estensione dei dazi, che finora hanno interessato Messico, Canada e Cina, anche al Vecchio Continente. L’incertezza regna sovrana in attesa del primo discorso al Congresso di Donald Trump, previsto in serata.
Settori Più Colpiti: Auto, Energia e Banche
Il settore automobilistico è stato il più penalizzato, con un calo del 4% dell’indice Stoxx. Questa performance negativa è direttamente collegata all’esposizione del settore ai dazi imposti da Trump a Messico e Canada. Anche i titoli energetici hanno subito un forte ribasso (-3,5%), a causa delle preoccupazioni legate alla possibile fine dei tagli alla produzione da parte dell’OPEC+ ad aprile. Il settore bancario non è stato risparmiato, registrando una perdita del 2%.
Controtendenza: Difesa e Utility
In controtendenza rispetto al mercato, i titoli del settore della difesa hanno mostrato una performance positiva, sostenuti dai piani di riarmo dell’Unione Europea e dai risultati superiori alle attese di Thales. Anche le utility hanno registrato guadagni, dimostrando una certa resilienza in un contesto di mercato turbolento.
Milano Maglia Nera, Londra Resiste
La Borsa di Milano ha registrato la performance peggiore tra le principali piazze europee, con un calo del 2,5%. Seguono Madrid (-2,3%), Francoforte (-2,1%) e Parigi (-1,4%). Londra ha mostrato una maggiore tenuta, con una perdita limitata allo 0,3%. Anche i future su Wall Street sono in calo, dopo una seduta di forti ribassi causata dall’annuncio dei dazi di Trump e dalle tensioni in Ucraina, in seguito allo stop degli aiuti militari.
Performance dei Singoli Titoli a Piazza Affari
A Piazza Affari, i titoli che hanno subito le perdite maggiori sono Stellantis (-7%), Iveco (-5,4%), STMicroelectronics (-5,2%), UniCredit (-5%) e BPER Banca (-4,6%). Le vendite sul settore bancario, che ha beneficiato di un rally negli ultimi mesi, hanno contribuito al tonfo del listino milanese. In controtendenza, Inwit (+3,1%), Snam (+2,1%) e Terna (+2%) hanno registrato performance positive.
Mercato Obbligazionario e Materie Prime
I titoli di Stato hanno mostrato una relativa stabilità, con il rendimento del BTP in lieve flessione e lo spread invariato. L’oro ha beneficiato della ricerca di beni rifugio, superando i 2.900 dollari. Il petrolio ha subito un calo a causa del rischio di un aumento della produzione dell’OPEC+, mentre il gas ha registrato una flessione significativa.
Implicazioni e Prospettive Future
La situazione attuale evidenzia una forte incertezza sui mercati finanziari, legata alle politiche commerciali protezionistiche e alle tensioni geopolitiche. Sarà fondamentale monitorare attentamente le prossime mosse di Donald Trump e le decisioni dell’OPEC+ per valutare l’impatto sulle economie europee e globali. La resilienza di alcuni settori, come la difesa e le utility, suggerisce che gli investitori stanno cercando rifugio in asset considerati più sicuri in un contesto di elevata volatilità.