
Avvio difficile per Piazza Affari
Piazza Affari ha iniziato la giornata in territorio negativo, seguendo l’andamento delle altre Borse europee. L’indice Ftse Mib ha registrato un calo dello 0,98%, risentendo delle decisioni del presidente americano Donald Trump in materia di dazi e delle conseguenti preoccupazioni per una possibile escalation delle tensioni commerciali a livello globale.
Settore automotive e tecnologico sotto pressione
Tra i titoli più penalizzati si segnalano Stellantis (-4%), Iveco (-3,7%) e Stm (-3,2%). Queste aziende, particolarmente esposte al commercio internazionale, scontano i timori legati all’introduzione di nuove barriere tariffarie che potrebbero compromettere la loro competitività e redditività. Il settore automotive, in particolare, guarda con apprensione alle possibili ripercussioni sui flussi di esportazione e importazione.
Petrolio in calo, affonda i titoli energetici
Anche i titoli petroliferi hanno subito un forte impatto negativo, a causa delle indiscrezioni su un possibile aumento della produzione da parte dell’Opec+ a partire da aprile. Questa prospettiva ha innescato una flessione dei prezzi del greggio sui mercati internazionali, con conseguenze dirette sulle quotazioni di Saipem (-3,4%), Tenaris (-3,2%) ed Eni (-3,2%). La volatilità del mercato petrolifero continua a rappresentare un fattore di incertezza per gli investitori.
Banche nel mirino, Unicredit sotto osservazione
Il settore bancario non è stato risparmiato dalle vendite, con Unicredit (-1,9%) che ha particolarmente sofferto. L’attenzione degli investitori è focalizzata sulle possibili implicazioni dell’incontro tra l’amministratore delegato Andrea Orcel e il governo italiano, in merito alle discussioni su Banco Bpm e Generali. Le speculazioni su possibili operazioni di fusione e acquisizione nel settore bancario alimentano l’incertezza e la volatilità dei titoli.
Leonardo in controtendenza, bene le utility
In controtendenza rispetto al resto del mercato, Leonardo ha registrato una performance positiva (+2,9%), sostenuta dalle aspettative di un aumento delle spese per la difesa in Europa. Anche le utility hanno mostrato una certa resilienza, con Terna (+1,6%) e Snam (+1,6%) che hanno beneficiato del loro profilo di investimento stabile e prevedibile. Inwit ha guadagnato il 2%.
Un mercato in attesa di segnali chiari
La partenza incerta di Piazza Affari riflette un clima di generale incertezza sui mercati finanziari, in attesa di segnali più chiari sull’evoluzione delle politiche commerciali internazionali e sulle strategie delle banche centrali. Gli investitori restano cauti e preferiscono attendere ulteriori sviluppi prima di prendere posizioni più decise. La volatilità potrebbe persistere nel breve termine, in un contesto caratterizzato da una serie di fattori di rischio interconnessi.