
Rinnovabili: un percorso legislativo ‘alpino’
Il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha delineato un approccio cauto ma determinato per l’attuazione della legge delega sulle energie rinnovabili. Durante il Forum in Masseria, Pichetto ha paragonato il processo legislativo al passo sicuro degli alpini in montagna, sottolineando la necessità di procedere con metodo e precisione per evitare passi falsi. “Noi dobbiamo fare come gli alpini che usano i muli in montagna perché mettono le zampe dietro nello stesso posto di quelle davanti e non cascano,” ha affermato il Ministro, evidenziando l’importanza di ripercorrere e consolidare ogni fase del processo.
Tempi e fasi del decreto rinnovabili
Il percorso legislativo prevede diverse tappe fondamentali. “La legge delega richiede una lunga serie di azioni. Dobbiamo ripartire ricreando il quadro, la parte del permitting, l’ente di certificazione, tutta la fase di formazione e istruzione, le modalità tecnologiche, i criteri di installazione, le distanze rispetto all’installazione,” ha spiegato Pichetto. Questi elementi saranno definiti attraverso decreti legislativi. La legge delega è ora in attesa di essere esaminata dalle Camere, con un dibattito che si preannuncia ampio e approfondito, considerando i due mesi di audizioni già svolti alla Camera. Il Ministro si augura che l’approvazione avvenga entro la fine dell’anno, con ulteriori 12 mesi necessari per l’emanazione dei decreti legislativi.
Caro bollette: nessun intervento straordinario in vista?
Parallelamente, il Ministro ha affrontato la questione del caro bollette. In risposta a una domanda sugli aiuti varati dal governo, validi per tre mesi, Pichetto ha espresso un cauto ottimismo. “Vediamo nei prossimi tre mesi ma al momento non si possono prevedere ulteriori interventi. Anzi, c’è da augurarsi che non siano necessari ulteriori interventi, perché significa che il Paese va avanti senza tamponamenti straordinari,” ha dichiarato. Il decreto attuale è stato motivato dall’aumento dei prezzi del gas a seguito della chiusura dei flussi verso l’Europa, una situazione che, pur non impattando direttamente sulla disponibilità di gas in Italia, ha influenzato i costi.
Previsioni ottimistiche sul calo dei prezzi
Pichetto ha poi espresso fiducia in una riduzione dei prezzi dell’energia nel prossimo futuro. “Gli indicatori, gli analisti danno, oltre che per il fatto che viene l’estate, una tendenza alla riduzione, e ciò significa riduzione del prezzo dell’energia complessivo, con un effetto notevole per il nostro Paese, visto che il prezzo in Italia è essenzialmente determinato dal gas,” ha concluso il Ministro. Queste previsioni si basano sia su fattori stagionali che sulle dinamiche del mercato del gas, suggerendo un possibile alleggerimento della pressione economica sulle famiglie e le imprese italiane.
Un approccio cauto per un futuro sostenibile
Le dichiarazioni del Ministro Pichetto Fratin delineano un approccio prudente ma determinato verso la transizione energetica e la gestione delle problematiche legate al caro energia. L’analogia con gli alpini e i loro muli sottolinea l’importanza di un processo legislativo meticoloso e ben ponderato, volto a garantire la stabilità e l’efficacia delle politiche sulle rinnovabili. Allo stesso tempo, l’auspicio di non dover ricorrere a ulteriori interventi straordinari sul fronte del caro bollette riflette una speranza di miglioramento delle condizioni economiche, sostenuta dalle previsioni di calo dei prezzi dell’energia. Resta fondamentale monitorare attentamente l’evoluzione del mercato e le dinamiche internazionali per garantire un futuro energetico sostenibile e accessibile per tutti.