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L’inizio del processo e la presenza delle parti
Cagliari – Questa mattina, con pochi minuti di anticipo rispetto alle 8:50, si è aperto presso il tribunale di Cagliari il processo a Igor Sollai, il 43enne accusato dell’omicidio della moglie, Francesca Deidda. Sollai, presentatosi con un maglione blu e pantaloni scuri, ha evitato il contatto visivo con i giornalisti, concentrandosi esclusivamente sui suoi legali e sui giudici della Corte d’Assise.
In aula erano presenti i genitori di Igor Sollai, il fratello della vittima, Andrea Deidda, e le colleghe del call center che avevano denunciato la scomparsa di Francesca. Sollai ha espressamente richiesto di non essere ripreso dai media.
Le accuse e la costituzione di parte civile
Igor Sollai è accusato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Francesca Deidda, 42 anni, era scomparsa da San Sperate il 10 maggio dell’anno scorso, e i suoi resti furono ritrovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito.
L’udienza si è aperta con la costituzione di parte civile da parte di Andrea Deidda, fratello della vittima, rappresentato dall’avvocato Gianfranco Piscitelli, e degli zii materni, Renato ed Efisio Zoccheddu. Il pubblico ministero Marco Cocco ha chiesto l’acquisizione dell’intero fascicolo d’indagine, richiesta accolta anche dalla difesa. L’udienza è stata aggiornata al 7 maggio.
Il nodo della premeditazione e il movente
Al centro del processo vi è la ricostruzione del delitto e, soprattutto, la questione delle aggravanti, in particolare la premeditazione, contestata dalla procura ma respinta da Sollai. Secondo l’accusa, l’uomo aveva una relazione con un’altra donna e avrebbe potuto incassare un’assicurazione sulla vita di circa 100.000 euro, stipulata con la moglie.
Le strategie di difesa e accusa
Gli avvocati di Sollai, Carlo Demurtas e Laura Pirarba, hanno dichiarato di aver concordato con il PM per evitare un lungo e inutile dibattimento, pur non concordando su alcuni aspetti del capo d’imputazione relativi alle aggravanti. “Lavoreremo affinché si ottenga una sentenza giusta che tenga conto di tutti gli aspetti”, hanno affermato.
Di parere opposto l’avvocato Piscitelli, che ha depositato una consulenza tecnica della criminologa Roberta Bruzzone, la quale, a suo dire, evidenzia elementi che dimostrano la premeditazione del delitto.
Riflessioni sul caso Deidda
Il processo a Igor Sollai rappresenta un momento cruciale per la ricerca della verità sulla tragica scomparsa di Francesca Deidda. La contrapposizione tra accusa e difesa, in particolare sulla questione della premeditazione, sottolinea la complessità del caso e l’importanza di un’analisi approfondita di tutti gli elementi probatori. La presenza in aula dei familiari della vittima e dell’imputato testimonia il profondo impatto emotivo di questa vicenda sulla comunità locale.