L’accusa di Guterres
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha inserito Israele nella sua lista annuale di paesi e gruppi armati che ritiene abbiano commesso gravi violazioni contro i bambini durante i conflitti. La decisione, che ha suscitato l’ira di Gerusalemme, è stata annunciata oggi e la pubblicazione ufficiale del rapporto è prevista per la fine di giugno.
La reazione di Israele
L’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha espresso “shock e disgusto” per la decisione di Guterres, definendola “immorale” e accusando il segretario generale di “aiutare il terrorismo e premiare Hamas”. Erdan ha aggiunto: “L’unico che oggi viene inserito nella lista nera è il segretario generale: vergognatevi!”.
La “lista della vergogna”
La lista annuale di Guterres, nota informalmente come “lista della vergogna”, comprende paesi e gruppi armati che vengono accusati di aver commesso sei gravi violazioni contro i bambini durante i conflitti: l’uccisione o il ferimento di bambini; il reclutamento o l’utilizzo di bambini come soldati; gli attacchi contro le scuole e gli ospedali; l’impedimento all’accesso all’assistenza umanitaria ai bambini; i rapimenti di bambini; e la violenza sessuale contro i bambini.
Un’accusa controversa
L’inserimento di Israele nella “lista della vergogna” dell’Onu è un evento controverso. Da un lato, è importante riconoscere le violazioni dei diritti dei bambini durante i conflitti e chiedere responsabilità. Dall’altro, l’accusa contro Israele è stata spesso criticata da alcuni come un’azione politicamente motivata, che mira a criminalizzare lo Stato ebraico. È fondamentale, quindi, analizzare le accuse con attenzione e valutare le prove in modo imparziale.