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Prescrizione degli attentati del 2005
L’ennesimo rinvio dell’udienza nell’ambito dell’inchiesta bis su Unabomber, fissata ora per il 15 settembre, ha determinato la prescrizione per tutti gli attentati risalenti al 2005, incluso l’ultimo, avvenuto il 9 luglio di quell’anno. Questa decisione ha annullato le speranze di risarcimento per le vittime coinvolte in quegli eventi.
Un’unica eccezione per il risarcimento
Nonostante la prescrizione generale, rimane aperta la possibilità di risarcimento per un’unica vittima: un infermiere di Mestre, all’epoca ventottenne. L’uomo rimase ferito nell’attentato del 6 maggio 2006 a Porto Santa Margherita, Caorle, quando un ordigno nascosto sotto il tappo di una bottiglia contenente un messaggio esplose.
L’attentato di Caorle del 2006
L’attentato in cui l’infermiere rimase ferito si verificò a Porto Santa Margherita, frazione di Caorle, il 6 maggio 2006. L’ordigno, celato all’interno di una bottiglia con un messaggio, deflagrò causando lesioni alla vittima. Questo episodio rappresenta l’ultimo attentato con conseguenze fisiche per le persone attribuito a Unabomber.
Riflessioni sulla giustizia e i tempi processuali
La prescrizione degli attentati del 2005 solleva interrogativi sui tempi della giustizia e sull’efficacia dei processi nel garantire risarcimento alle vittime. La vicenda di Unabomber, con i suoi lunghi e complessi iter giudiziari, evidenzia le difficoltà nel perseguire crimini seriali e nel tutelare i diritti delle persone coinvolte.