Un viaggio controverso
“In viaggio con la Pietà”, il nuovo libro di Orazio La Rocca, giornalista, vaticanista e architetto, pubblicato da San Paolo Edizioni, racconta una storia affascinante e controversa: il viaggio della Pietà di Michelangelo a New York nel 1964 per l’Esposizione Universale.
La decisione di portare il capolavoro michelangiolesco negli Stati Uniti fu accolta con timore e disapprovazione da parte di molti, sia in Italia che all’estero. Gli ambienti culturali ed accademici erano preoccupati per l’incolumità dell’opera, temendo danni durante il trasporto o durante l’esposizione. Anche il New York Times si schierò contro l’iniziativa, mentre in Italia un sondaggio Doxa rivelò che la stragrande maggioranza degli italiani era contraria al prestito.
Il successo dell’esposizione
Nonostante le critiche, la Pietà di Michelangelo fu esposta a New York, attirando l’attenzione di 27 milioni di visitatori. L’opera fu ammirata da un pubblico internazionale, contribuendo a consolidare la sua fama come uno dei capolavori più importanti dell’arte occidentale.
Il viaggio si concluse nel novembre del 1965 con il ritorno della Pietà a Roma, sana e salva, nella basilica di San Pietro. La soddisfazione di Papa Paolo VI fu grande, ma l’esperienza lo portò a emanare un decreto che vietava in futuro il prestito di opere d’arte dal Vaticano e dalle basiliche pontificie.
Un’eredità indelebile
“In viaggio con la Pietà” non è solo un racconto storico, ma anche una riflessione sul ruolo dell’arte nella società contemporanea. La Rocca esplora le ragioni del timore e della disapprovazione che accompagnarono il viaggio della Pietà, mettendo in luce le diverse interpretazioni e le diverse sensibilità che caratterizzavano il dibattito culturale dell’epoca.
Il libro ci ricorda che l’arte, soprattutto quando si tratta di capolavori come la Pietà di Michelangelo, è un bene prezioso che richiede rispetto e attenzione. La decisione di esporla al mondo, anche con tutte le sue difficoltà, ha contribuito a renderla ancora più accessibile e amata da un pubblico internazionale, lasciando un’eredità indelebile nella storia dell’arte.
Il valore dell’arte e la sua accessibilità
Il viaggio della Pietà di Michelangelo a New York solleva importanti questioni sul valore dell’arte e sulla sua accessibilità. Da un lato, è comprensibile la preoccupazione per la sicurezza di un capolavoro così prezioso, ma dall’altro è importante riconoscere il valore della condivisione e della diffusione dell’arte. Forse, un equilibrio tra la tutela e la fruizione potrebbe essere la soluzione ideale per rendere l’arte accessibile a tutti, senza compromettere la sua integrità.