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Un omaggio alla storia di Gucci in un momento di transizione
La Milano Fashion Week si è aperta con la sfilata di Gucci, un evento che ha rappresentato un omaggio alla ricca storia del brand e, allo stesso tempo, un momento di transizione. Dopo l’addio di Sabato De Sarno, avvenuto inaspettatamente lo scorso 6 febbraio, e in attesa della nomina di un nuovo direttore creativo, la maison fiorentina ha presentato una collezione disegnata dal team interno, focalizzandosi sulla continuità e sulla celebrazione dei suoi codici iconici.
Lo show, che ha visto la partecipazione di ospiti illustri come Jannick Sinner, si è svolto in un’atmosfera di grande attesa. L’attenzione era focalizzata non solo sulla collezione FW25, ma anche sul futuro del brand, reduce da un calo di fatturato del 23% e con un nuovo CEO, Stefano Cantino, chiamato a risollevare le sorti del marchio.
La collezione FW25: un dialogo tra epoche e stili
La collezione FW25 presentata da Gucci è un vero e proprio viaggio attraverso la storia del brand, un dialogo tra epoche e stili diversi. Il team creativo interno ha sapientemente mescolato rigore sartoriale e fluidità, silhouette che spaziano dagli anni ’60 al minimalismo degli anni ’90, fino al più recente ultra-massimalismo.
Elemento chiave della collezione è il morsetto, l’iconico horsebit che da maxi a mini diventa un elemento pop nella gioielleria, si intravede come catena in vita su un abito dalla scollatura profonda, si staglia sulle slipper e sulla nuova borsa Siena. Un simbolo che incarna la continuità e l’heritage del marchio.
La collezione uomo propone completi monocolore, cappotti di tweed dalle spalle over, pantaloni con lo spacco alla caviglia, cardigan di mohair e bluse a lupetto. La donna, invece, indossa body in pizzo dai colori accesi, trench-pelliccia, gonne al ginocchio, sabot a punta, cappellini e foulard annodati in testa da diva. Non mancano longuette ricamate, twin set, leggings con il logo ricamato, abiti di pizzo e paillettes.
Un set verde profondo e una colonna sonora d’eccezione
La sfilata si è svolta in un set verde profondo, colore che richiama le origini del brand e il suo fondatore, Guccio Gucci. Gli addetti dell’ufficio stile hanno indossato felpe dello stesso colore, a testimonianza di un lavoro di squadra e di un forte legame con la maison.
Ad accompagnare la sfilata, una composizione originale del compositore e direttore d’orchestra Justin Hurwitz, vincitore di due premi Oscar, eseguita da un’orchestra dal vivo. Un tocco di classe che ha reso l’evento ancora più speciale, apprezzato da ospiti come Jessica Chastain, Julia Garner e Xavier Dolan.
Un futuro da scrivere
La sfilata di Gucci alla Milano Fashion Week ha rappresentato un momento di riflessione e di ripartenza per il brand. In attesa della nomina del nuovo direttore creativo, la maison ha voluto celebrare la sua storia e i suoi codici iconici, dimostrando di avere le carte in regola per affrontare le sfide del futuro. La scelta del nuovo designer sarà cruciale per definire la direzione stilistica e il posizionamento del marchio nel panorama del lusso internazionale.