L’Egitto si trasforma da esportatore a importatore di Gnl
L’Egitto, che in passato era un importante esportatore di gas naturale liquefatto (Gnl), sta diventando un importatore, assorbendo diversi cargo di Gnl al mese. Questo cambiamento è dovuto a un deficit di approvvigionamenti che si è registrato nel paese africano dalla scorsa estate, con conseguenti minori esportazioni di Gnl a vantaggio dei consumi domestici.
Secondo gli analisti di Goldman Sachs, questo fenomeno va oltre le stime e culminerà con l’entrata in funzione di un impianto di rigassificazione in Egitto alla fine di giugno. Questo impianto permetterà al paese di trasformare il Gnl d’importazione, rendendolo un importatore in grado di assorbire diversi cargo di Gnl al mese, a scapito dei paesi europei.
Le conseguenze per l’Europa: prezzi del gas in aumento e rischi per gli stoccaggi
La crescente domanda di Gnl egiziana, unita ai maggiori consumi cinesi, ha conseguenze sulle forniture europee di Gnl, che potrebbero rivelarsi inferiori alle stime. Questo potrebbe creare potenziali criticità per gli stoccaggi di gas in Europa.
Gli analisti di Goldman Sachs prevedono che il prezzo del gas al Ttf di Amsterdam potrebbe attestarsi da una media inferiore ai 30 euro al MWh fino a oltre 35 euro al MWh in estate. Questo valore è destinato a raddoppiare il prossimo inverno, in caso di temperature più rigide della norma, con previsioni di prezzo tra i 60 e gli 80 euro al MWh, contro i 38 registrati nella scorsa stagione fredda.
Un’estate calda e un inverno ancora più caldo per il mercato del gas
La situazione attuale suggerisce che l’estate 2023 potrebbe essere caratterizzata da prezzi del gas elevati, con un potenziale rischio di ulteriori aumenti in autunno e in inverno. Questo scenario è dovuto all’aumento della domanda di gas in Egitto e in Cina, che potrebbe portare a un deficit di forniture per l’Europa.
La situazione è ancora più preoccupante in vista del prossimo inverno, quando la domanda di gas è solitamente più alta. Se le temperature saranno più rigide della norma, i prezzi del gas potrebbero aumentare significativamente, mettendo a rischio la stabilità del mercato energetico europeo.
Un’ulteriore sfida per l’Europa
La crescente domanda di gas in Egitto e in Cina rappresenta un’ulteriore sfida per l’Europa, che già si trova a dover affrontare una situazione di incertezza nel mercato energetico. La dipendenza dalle importazioni di gas naturale, soprattutto da paesi con una politica energetica incerta, rende l’Europa vulnerabile a fluttuazioni di prezzo e a potenziali interruzioni delle forniture. E’ necessario investire in fonti di energia alternative, come le energie rinnovabili, per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e garantire la sicurezza energetica del continente.