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Aumento dei profitti energetici e inazione governativa
Maurizio Landini, segretario della CGIL, ha espresso forte preoccupazione per l’aumento esponenziale dei profitti delle imprese energetiche a partire dallo scoppio della guerra. Durante l’assemblea sui referendum tenutasi a Milano, Landini ha dichiarato: “A partire dallo scoppio della guerra c’è stato il fenomeno dell’aumento dei profitti delle imprese che danno o gestiscono l’energia senza precedenti. E i governi non sono stati capaci di andare a prendere un euro in più su questi profitti, anche per poter abbassare le tariffe. Questo tema va affrontato”.
Costo dell’energia in Italia: il più alto in Europa
Landini ha sottolineato come il costo dell’energia in Italia sia il più alto in Europa, evidenziando la necessità di interventi urgenti e mirati. “È un problema molto serio, perché il costo dell’energia nel nostro Paese è il più alto che c’è in Europa. Noi da tempo diciamo che bisogna fare alcune cose molto precise.”
Proposte della CGIL: disaccoppiamento dal gas e organismo unico
Il segretario della CGIL ha avanzato proposte concrete per affrontare la crisi energetica. “Il primo è disaccoppiare il costo dell’energia elettrica che oggi è il gas che lo determina, portando che anche l’energia che si produce con le fonti rinnovabili, anziché costare meno, costa uguale a quella del gas. Poi c’è il problema di un organismo unico che sia in grado di garantire anche tariffe più accessibili per tutti, oltre ad aiutare i più fragili. A oggi non c’è stata questa volontà”.
Nucleare: referendum e tempi di realizzazione
Landini ha affrontato anche il tema del nucleare, ricordando l’esito del referendum in Italia. “Nel nostro Paese c’è un referendum che si è già pronunciato sul nucleare, ma soprattutto penso che anche nell’ipotesi che esista davvero un nucleare pulito, quando? Gli esperti dicono che servono 15/20 anni e noi come ci arriviamo?”
Investimenti nelle fonti rinnovabili
In alternativa al nucleare, Landini ha insistito sull’importanza di investire nelle fonti rinnovabili. “Quello che va fatto è rafforzare gli investimenti sulle fonti rinnovabili che invece sono possibili. Ci sono un sacco di progetti presentati che non vengono fatti”.
Un’analisi necessaria per un futuro energetico sostenibile
Le dichiarazioni di Landini mettono in luce una problematica urgente e complessa. L’aumento dei profitti delle aziende energetiche, unito all’inazione governativa, rischia di penalizzare i cittadini e compromettere la transizione verso un’energia più sostenibile. È fondamentale che le istituzioni ascoltino le proposte avanzate e agiscano tempestivamente per garantire un futuro energetico equo e accessibile a tutti.