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Un Inizio di Mandato Turbolento per la Scienza
L’inizio della presidenza di Donald Trump ha segnato un periodo di profonda incertezza e cambiamenti radicali per la comunità scientifica negli Stati Uniti. La rivista Nature ha tracciato un bilancio dei primi 30 giorni, evidenziando tagli significativi ai finanziamenti federali per la ricerca e numerosi licenziamenti nelle agenzie scientifiche. Questo ritmo incalzante di provvedimenti, molti dei quali inattesi, ha scosso il mondo della ricerca, lasciando presagire un riallineamento delle priorità che potrebbe avere conseguenze di vasta portata.
Ordini Esecutivi e Restrizioni Ideologiche
Già nelle prime ore dopo l’insediamento, Trump ha firmato una serie di ordini esecutivi che hanno suscitato preoccupazione. Tra questi, il ritiro dagli Accordi di Parigi sul clima e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, decisioni ampiamente anticipate. Tuttavia, altri provvedimenti hanno colto di sorpresa la comunità scientifica, come il divieto di promuovere la cosiddetta ‘ideologia di genere’ e l’obbligo di cessare tutte le attività volte alla promozione della diversità, dell’equità e dell’inclusione.Queste restrizioni hanno avuto un impatto immediato e caotico, con una corsa all’eliminazione di termini e riferimenti a questi temi da siti web e pubblicazioni. L’Osservatorio astronomico Vera Rubin ha persino modificato la biografia dell’astronoma a cui è intitolato, ridimensionando il suo impegno per l’uguaglianza di genere. Anche la NASA ha rimosso l’inclusione dai suoi valori fondamentali e ha eliminato articoli che celebravano il lavoro di ricercatori appartenenti a comunità sottorappresentate.
Congelamento dei Finanziamenti e Licenziamenti di Massa
Un altro ordine esecutivo ha congelato tutte le sovvenzioni e i finanziamenti federali, generando confusione e incertezza in istituti di ricerca, laboratori e università. Sebbene un giudice federale abbia temporaneamente bloccato l’ordinanza, il clima di instabilità persiste.Parallelamente, sono stati avviati licenziamenti su larga scala, con decine di migliaia di dipendenti pubblici che hanno accettato incentivi per lasciare il proprio posto di lavoro. Circa 2.000 impiegati dell’agenzia USAID sono a rischio di congedo forzato, e i licenziamenti stanno colpendo in particolare i ricercatori all’inizio della loro carriera.
Prospettive Future e Possibili Ulteriori Tagli
Secondo Nature, questo è probabilmente solo l’inizio. Si prevedono ulteriori tagli alla ricerca sul clima, la privatizzazione dei servizi meteorologici nazionali e lo stop agli investimenti in tecnologie ‘green’ ed energia pulita. Massicci tagli al budget delle agenzie scientifiche e alla forza lavoro sembrano inevitabili. Jennifer Zeitzer, della Federazione delle società americane di biologia sperimentale, ha sintetizzato la situazione affermando che “Tutto è possibile”.
Un Futuro Incerto per la Scienza Americana
L’ondata di cambiamenti imposta dall’amministrazione Trump solleva serie preoccupazioni sul futuro della scienza negli Stati Uniti. La riduzione dei finanziamenti, le restrizioni ideologiche e la perdita di talenti rischiano di compromettere la capacità del paese di competere a livello globale nell’innovazione e nella ricerca. Sarà fondamentale monitorare attentamente gli sviluppi futuri e valutare l’impatto a lungo termine di queste politiche.