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Slitta il Decreto Bollette: Meloni chiede misure più incisive
Il Consiglio dei Ministri, inizialmente programmato per domani mattina, è stato posticipato a venerdì. La decisione è stata presa in seguito alla valutazione negativa da parte della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, della bozza di decreto predisposta per affrontare il caro-energia. Meloni ha richiesto ai ministri un intervento più efficace, sottolineando la necessità di misure che forniscano un sostegno maggiore a famiglie e imprese in difficoltà.
Dettagli del Rinvio e Obiettivi del Governo
Nonostante le prime indicazioni positive, nel pomeriggio si è concretizzato il rinvio del Consiglio dei Ministri. Sul tavolo ci sarà anche il disegno di legge delega sul nucleare. La premier Meloni ha espresso insoddisfazione per la bozza, chiedendo un approfondimento delle misure e un intervento più incisivo a favore dei soggetti più vulnerabili. L’obiettivo è fornire una risposta concreta ed efficace, mantenendo le coperture finanziarie individuate.
Misure allo Studio: Bonus Sociale e Sostegno alle Imprese
Le misure in fase di elaborazione prevedono un intervento della durata di sei mesi, con un impegno economico stimato tra i 2,8 e i 3 miliardi di euro. Una parte significativa delle risorse sarà destinata all’estensione del ‘bonus sociale’ per i clienti vulnerabili, con l’innalzamento della soglia ISEE a 15mila euro. Ulteriori interventi sono allo studio per sostenere le imprese, comprese quelle energivore, attraverso il recupero di fondi dalle aste Ets e la riduzione del differenziale tra il costo del gas sul mercato europeo e quello italiano. Si valutano anche norme per il rinnovo delle concessioni idroelettriche.
Preoccupazioni e Richieste dalle Associazioni di Categoria
Le associazioni dei consumatori e delle piccole imprese esprimono crescente preoccupazione per l’aumento dei costi energetici. Confcommercio segnala un aumento medio del 24% nelle bollette elettriche di gennaio rispetto all’anno precedente, e del 56,5% rispetto al 2019, chiedendo interventi sugli oneri di sistema e il disaccoppiamento tra il prezzo dell’elettricità e quello del gas. La Cna sollecita un intervento robusto per le PMI, evidenziando che queste pagano l’energia significativamente di più rispetto alla media europea.
Le Proposte dell’Opposizione e le Reazioni
La leader del Pd, Elly Schlein, ha presentato le proposte del suo partito per contrastare il caro-bollette, tra cui il disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e l’Acquirente unico pubblico. Mentre l’Unione nazionale consumatori ha accolto positivamente le proposte Dem, il Codacons le ha giudicate non risolutive, sottolineando la necessità di interventi strutturali sulla tassazione. Sul fronte ambientale, l’Europa ha annunciato un rinvio dell’attuazione del Meccanismo di aggiustamento del carbonio alle frontiere (Cbam).
Valutazioni sul Decreto Bollette: tra Urgenza e Necessità di Interventi Strutturali
Il rinvio del decreto bollette evidenzia la complessità della situazione energetica italiana e la difficoltà del governo nel trovare soluzioni immediate ed efficaci. Mentre l’urgenza di fornire aiuti concreti a famiglie e imprese è innegabile, è altrettanto importante considerare interventi strutturali che possano affrontare le cause profonde del caro-energia e garantire una maggiore stabilità nel lungo periodo. La collaborazione tra governo, opposizione e associazioni di categoria appare fondamentale per individuare soluzioni condivise e sostenibili.