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Una Berlinale all’insegna dell’innovazione e dell’inclusione
La 75ª edizione del Festival di Berlino, la prima sotto la guida di Tricia Tuttle, si è conclusa con la vittoria di ‘Dreams’ (Sex Love) del regista norvegese Dag Johan Haugerud. Il film, descritto come un ‘queer coming of age’ pieno di parole e letteratura, ha convinto la giuria presieduta dal regista statunitense Todd Haynes, che ha scelto di premiare un’opera che unisce divertimento, profondità letteraria e inclusione. La decisione rappresenta una svolta rispetto alle edizioni precedenti, sottolineando l’attenzione del festival verso tematiche contemporanee e narrazioni innovative.
Il trionfo di ‘Dreams’ e il riconoscimento per l’Italia
Il film di Haugerud, in competizione con altri diciotto titoli, ha saputo distinguersi per la sua originalità e la capacità di affrontare temi complessi con leggerezza e profondità. Accanto al successo norvegese, l’Italia ha ottenuto un riconoscimento con la menzione speciale della giuria ai fratelli De Serio per ‘Canone effimero’, premiato al Berlinale Documentary Award. Un risultato che testimonia la vivacità e la qualità del cinema documentario italiano.
Gli altri premi: uno sguardo al cinema internazionale
La Berlinale 2025 ha premiato anche altre opere provenienti da diverse parti del mondo. L’Orso d’argento Gran Premio giuria è andato a ‘The Blue Trail’ del brasiliano Gabriel Mascaro, un film che racconta la difficile condizione degli anziani in Amazzonia. Il venezuelano Iván Fund ha ricevuto l’Orso d’argento premio della giuria per ‘The Message’, un viaggio suggestivo nelle campagne argentine con una giovane medium. Il cinese Huo Meng ha vinto l’Orso d’argento per il miglior regista con ‘Living the Land’, un’epopea che racconta le trasformazioni della Cina attraverso gli occhi di un bambino. Sul fronte attoriale, Rose Byrne è stata premiata come miglior protagonista femminile per ‘If I hade Legs I’d Kick u’, mentre Andrew Scott ha conquistato il premio come miglior protagonista maschile per ‘Blue Moon’. Infine, l’Orso d’argento per la migliore sceneggiatura è stato assegnato al romeno Radu Jude per ‘Kontinental ’25’, e l’Orso d’argento per il miglior contributo artistico è andato a ‘The Ice Tower’ di Lucile Hadžihalilović.
Un festival che guarda al futuro
La Berlinale 2025, con la sua nuova direzione artistica, ha dimostrato di voler abbracciare nuove tendenze e di dare spazio a voci diverse. La scelta di premiare ‘Dreams’ testimonia un’apertura verso narrazioni che esplorano l’identità di genere e l’amore in tutte le sue forme. Allo stesso tempo, il festival ha confermato la sua attenzione verso il cinema documentario e le opere che affrontano temi sociali e politici rilevanti. Un segnale positivo per il futuro del cinema e della cultura.