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Un’Aula Magna gremita per l’ultimo saluto
La chiesa centrale dell’Università Cattolica di Roma si è rivelata insufficiente a contenere la folla accorsa per l’ultimo saluto al Professor Giovanni Scambia. Centinaia di persone, tra cui autorità civili, militari e accademiche, hanno partecipato commosse alla cerimonia funebre. Tra i presenti, i ministri della Salute, Orazio Schillaci, e della Difesa, Guido Crosetto, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e gli ex ministri Giovanni Tria, Beatrice Lorenzin e Francesco De Lorenzo. La presenza di così tante figure di spicco testimonia l’importanza e la stima che il Professor Scambia godeva a livello istituzionale e professionale.
Un omaggio floreale e un ricordo commosso
Il sagrato della chiesa si è trasformato in un giardino fiorito, con decine di corone di rose, gerbere e lilium, omaggi di specializzandi, reparti ospedalieri, uffici, pazienti e artisti. Un maxischermo trasmetteva immagini del Professor Scambia, ripercorrendo la sua brillante carriera e i momenti più significativi della sua vita. Davanti al feretro, una corona di rose bianche a forma di cuore, simbolo dell’amore e dell’affetto che lo legavano ai suoi cari.
L’omelia di Monsignor Giuliodori: un faro di speranza per le pazienti
Monsignor Claudio Giuliodori, durante l’omelia, ha ricordato il Professor Scambia come un uomo che ha saputo unire rigore scientifico e umanità, offrendo risposte concrete e speranza alle donne malate. “Tu non hai mai speculato sulle speranze o sulla disperazione delle persone malate, ma hai sempre saputo dare risposte concrete ed efficaci”, ha affermato Monsignor Giuliodori. “Quante donne hanno cercato rifugio e conforto sotto il mantello della tua alta professionalità e hanno trovato speranza grazie al tuo sguardo scientifico e alla tua perizia. Gesù si è servito anche di te per dire a tante donne, ancora oggi, ‘vai in pace e sii guarita dal tuo male'”. Queste parole hanno sottolineato l’impatto profondo che il Professor Scambia ha avuto sulla vita di tante pazienti, diventando un punto di riferimento e una fonte di conforto nei momenti più difficili.
L’eredità di un maestro: ricerca, cura e umanità
La cerimonia funebre si è aperta con il corteo dei professori ordinari della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, guidati dalla rettrice Elena Beccalli e dal preside di Medicina Antonio Gasbarrini, seguito dall’Ave Maria cantato. Monsignor Giuliodori, nel suo saluto finale, ha espresso la gratitudine e l’affetto di tutta la comunità accademica e ospedaliera: “Ti salutiamo tutti con un grande, immenso abbraccio da parte della tua famiglia e della grande famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore del Policlinico Gemelli. Ci lasci una formidabile eredità che speriamo di saper custodire e sviluppare”. L’eredità del Professor Scambia è un invito a proseguire il suo lavoro con passione, dedizione e umanità, continuando a innovare nella ricerca e a prendersi cura dei pazienti con competenza e compassione.
Un esempio di dedizione e professionalità
La scomparsa del Professor Giovanni Scambia rappresenta una grave perdita per la comunità scientifica e per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di lavorare con lui. La sua figura incarna l’eccellenza nella ricerca medica e la profonda umanità nel rapporto con i pazienti. Il suo esempio continuerà a ispirare le future generazioni di medici e ricercatori, spingendoli a perseguire l’innovazione e a mettere sempre al centro la persona.