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Un Inno alla Natura in Movimento
Una luce intermittente squarcia l’oscurità, il silenzio del palco, moltiplicandosi in un ritmo ossessivo. Dal buio emerge la natura, imponente e regale, dando inizio a una danza che è al contempo stupore, grazia e perfezione geometrica. Il “Cimento dell’Armonia e dell’Inventione” prende vita, un circolo virtuoso di stagioni il cui equilibrio è oggi precariamente minacciato.
L’Esplorazione Coreografica di De Keersmaeker e Mriziga
L’iconica composizione di Vivaldi diviene l’oggetto dell’esplorazione di Anne Teresa De Keersmaeker, figura di spicco della danza contemporanea mondiale, e di Radouan Mriziga. Insieme firmano un lavoro coreografico sostenuto dall’interpretazione della violinista Amandine Beyer e del suo ensemble Gli Incogniti, collaboratori di lunga data di Rosas.
Un Eden Minacciato sul Palco
Lo spettacolo, presentato al festival di danza contemporanea Equilibrio a Roma, è una contemplazione della natura, un’esplorazione dei suoi modelli, uno stupore che si fonde con una riflessione sulla violenza inflitta dall’umanità al suo stesso ambiente. Il palco si trasforma in un Eden, un Olimpo dove si alternano soli crepuscolari e lande desolate, popolato da creature smarrite e pervaso da sospiri, ululati, nitriti e battiti d’ali.
Decostruzione e Allarme Climatico
I movimenti dei quattro danzatori, pur aspirando a seguire la ciclicità del tempo, sono catturati da forze centrifughe e linearità interrotte, divenendo complici della decostruzione di una musica familiare. De Keersmaeker e Mriziga, già collaboratori in 3ird5 @ W9rk (2020), pongono una domanda cruciale: “Abbiamo ancora ‘le quattro stagioni’?” La contemplazione delle stagioni naturali e della composizione musicale di Vivaldi diventa un modo per lanciare un allarme sull’incombente crisi climatica.
Un Dialogo Urgente tra Arte e Ambiente
L’opera di De Keersmaeker e Mriziga non è solo una performance artistica, ma un’invocazione urgente alla consapevolezza ambientale. Attraverso la danza e la musica, ci invitano a riflettere sul nostro rapporto con la natura e sulle conseguenze delle nostre azioni. Un’esperienza che stimola la riflessione e l’azione, ricordandoci la fragilità del nostro pianeta e la necessità di preservarne la bellezza.