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Richiesta di un nuovo interrogatorio per Vincenzo Loffredo
L’avvocato Luigi Montano, legale di Vincenzo Loffredo, ha annunciato che presenterà un’istanza per un nuovo interrogatorio del suo assistito. Loffredo è accusato di omicidio colposo per omessa vigilanza e custodia del pitbull che ha aggredito e ucciso la figlia neonata. L’obiettivo principale di questo ulteriore interrogatorio è chiarire l’estraneità del giovane alla pulizia dell’appartamento, teatro della tragica aggressione.
Dettagli sull’istanza e il colloquio con il pubblico ministero
L’avvocato Montano ha riferito di aver già incontrato il pubblico ministero (PM) e di aver preannunciato l’istanza durante un colloquio definito “cordiale”. Montano ha dichiarato all’ANSA: “Nelle prossime ore presenterò l’istanza con la quale chiedo che il mio assistito sia ascoltato dal PM per chiarire la sua posizione e la sua estraneità alla pulizia dell’appartamento”.
Inquinamento della scena del crimine e coinvolgimento dei familiari
La scoperta dell’inquinamento della scena del crimine è avvenuta mercoledì mattina, quando la scientifica, accompagnata dall’avvocato Montano, si è recata nell’appartamento. Sembra che i familiari di Loffredo potrebbero essere responsabili della pulizia dell’abitazione. Questi avrebbero riferito al loro congiunto che, al momento del loro ingresso, non erano presenti sigilli che vietassero l’accesso, i quali sarebbero stati apposti solo successivamente. Ulteriori sigilli sono stati poi applicati sulla porta mercoledì.
Esami sul corpo della bimba e analisi sui cani
Si è in attesa dei risultati degli esami sul corpo della bambina, volti a verificare la presenza del DNA del pitbull. Il cane è attualmente custodito in un canile di Frattaminore. Sul pitbull e sul meticcio sequestrati a Loffredo sono state effettuate analisi e prelevati campioni. Questi campioni saranno trasferiti in un laboratorio autorizzato per ulteriori analisi, i cui risultati saranno disponibili entro 7-10 giorni.
Riflessioni sulla vicenda
La tragica morte della bambina solleva interrogativi profondi sulla responsabilità nella custodia di animali potenzialmente pericolosi e sulla gestione delle scene del crimine. L’indagine dovrà accertare non solo le responsabilità dirette nell’aggressione, ma anche eventuali negligenze nella conservazione delle prove e nella gestione dell’accesso all’appartamento. La richiesta di un nuovo interrogatorio da parte della difesa appare un passo necessario per fare chiarezza sulla posizione di Vincenzo Loffredo e per garantire un processo equo e trasparente.