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Ammissione del Fallimento della ‘Pace Totale’
Il governo di Gustavo Petro ha ammesso che il suo ambizioso progetto di ‘pace totale’ in Colombia ha prodotto risultati opposti a quelli sperati. In un’intervista al quotidiano ‘El Tiempo’, il nuovo ministro della Difesa, l’ex generale Pedro Sánchez, ha dichiarato che la strategia, pur essendo stata intrapresa con piena consapevolezza dei rischi, non ha portato alla pacificazione del paese. “La conclusione oggi è che ciò che ci si aspettava non è stato raggiunto e invece di avere la pace succede il contrario (…) è evidente che il cancro (della guerriglia) è cresciuto”, ha affermato Sánchez. Questa ammissione rappresenta un duro colpo per l’amministrazione Petro, che aveva fatto della ‘pace totale’ uno dei pilastri del suo programma politico.
Escalation della Violenza e Sfollati
L’ultimo rilevamento sulla situazione dell’ordine pubblico e della violenza in Colombia, effettuato dall’ufficio del Garante dei cittadini (Defensor del Pueblo), dipinge un quadro allarmante di un paese in guerra. Secondo i dati dell’ombudsman colombiano, il recente sciopero armato dichiarato nel Chocó dalla guerriglia dell’Eln ha causato oltre 3.500 sfollati. A questi si aggiungono i 51.000 sfollati a causa delle violenze scatenate dalla guerriglia nella regione del Catatumbo, nel dipartimento del Norte de Santander, dove si contano anche 63 morti e 9 dispersi tra i dissidenti che hanno aderito agli accordi di pace. Questi numeri evidenziano una drammatica escalation della violenza e una crisi umanitaria in corso.
L’Appello alla Deposizione delle Armi
Di fronte a questa situazione, il ministro della Difesa Pedro Sánchez ha lanciato un appello diretto alle guerriglie, esortandole a deporre le armi al di là dei meccanismi stabiliti dal processo di pace. “Per smobilitare non è necessario un accordo di pace”, ha detto Sánchez, sottolineando la necessità di un’azione immediata per fermare la spirale di violenza. Questo appello rappresenta un cambiamento di strategia da parte del governo, che sembra ora puntare su un approccio più diretto e meno dipendente dai negoziati di pace.
Riflessioni sulla ‘Pace Totale’
La situazione in Colombia solleva interrogativi importanti sull’efficacia delle politiche di pacificazione in contesti complessi. L’ammissione del fallimento della ‘pace totale’ da parte del governo Petro evidenzia la difficoltà di affrontare il fenomeno della guerriglia, soprattutto quando si assiste a una frammentazione dei gruppi armati e a un aumento della loro attività. È fondamentale che il governo colombiano riveda la sua strategia, adottando un approccio più pragmatico e focalizzato sulla protezione dei civili e sulla lotta all’illegalità.