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Orban contro l’UE: “Bruxelles vuole un governo sottomesso”
Nel suo annuale discorso sullo Stato della nazione a Budapest, il premier ungherese Viktor Orban ha sferrato un duro attacco all’Unione Europea, accusandola di voler imporre all’Ungheria un governo a lei sottomesso. Orban ha definito Peter Magyar, suo principale oppositore politico, un “burattino” nelle mani di Bruxelles, alimentando ulteriormente le tensioni tra Budapest e le istituzioni europee.
Veto sull’adesione dell’Ucraina all’UE: “Contrario agli interessi ungheresi”
Orban ha ribadito la sua ferma opposizione all’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea, promettendo di esercitare il veto ungherese per impedire tale scenario. Il premier ha motivato la sua posizione affermando che l’ingresso dell’Ucraina nell’UE sarebbe contrario agli interessi degli agricoltori ungheresi, una mossa che sembra mirare a consolidare il consenso interno e a difendere gli interessi economici nazionali.
Annuncio di misure populiste: esenzione fiscale per le madri
Nel tentativo di rafforzare il suo sostegno popolare, Orban ha annunciato l’esenzione dalle imposte per le madri con due o tre figli. Questa mossa, tipica delle politiche populiste, mira a incentivare la natalità e a premiare le famiglie, ma solleva interrogativi sulla sua sostenibilità finanziaria e sul suo impatto a lungo termine sull’economia ungherese.
“Siamo il futuro dell’Europa”: l’elogio di Trump e la sfida al mainstream liberale
Orban ha celebrato la possibile vittoria elettorale di Donald Trump negli Stati Uniti, definendola un punto di svolta e affermando che l’Ungheria, un tempo considerata eretica nel mondo del liberalismo, è ora il futuro dell’Europa. Il premier si è rivendicato un ruolo di pioniere nella rivolta contro il mainstream liberale, auspicando una “vittoria totale” e la nascita di un nuovo ordine politico in Europa.
Promesse economiche e minacce all’opposizione
Nonostante gli indici economici negativi, con un’inflazione tra le più alte d’Europa (5,5%), Orban ha promesso una svolta economica, un taglio delle imposte e un programma di industrializzazione con la creazione di 100 nuove fabbriche. Allo stesso tempo, ha prospettato misure drastiche contro l’opposizione, minacciando di togliere l’immunità di eurodeputato a Peter Magyar, leader dell’opposizione, in vista di un processo penale, e definendo i suoi oppositori “traditori della Patria”.
Un discorso polarizzante che preannuncia nuove tensioni
Il discorso di Orban sullo Stato della nazione rivela una strategia politica sempre più polarizzante, caratterizzata da un forte euroscetticismo, promesse populiste e un atteggiamento ostile verso l’opposizione. La promessa di bloccare l’adesione dell’Ucraina all’UE e le minacce all’opposizione interna preannunciano nuove tensioni sia a livello europeo che interno, in un contesto politico già fortemente diviso.