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La notizia di Al Jazeera
Secondo quanto riferito da Al Jazeera, Hamas ha dichiarato di aver consegnato il corpo dell’ostaggio israeliano Shiri Bibas alla Croce Rossa. Shiri Bibas è la madre di Kfir e Ariel Bibas, i bambini che, secondo quanto precedentemente annunciato, sarebbero stati uccisi in un bombardamento israeliano. I corpi dei bambini erano stati restituiti ieri da Hamas a Israele, insieme a un terzo corpo non identificato.
La versione di Hamas
Una fonte di Al Jazeera afferma che le Brigate Qassam, l’ala militare di Hamas, avrebbero consegnato il corpo di Shiri Bibas nella serata odierna. Questa dichiarazione segue le precedenti affermazioni di Hamas riguardo alla morte di Shiri e dei suoi figli a causa di un bombardamento israeliano, circostanza non ancora verificata da fonti indipendenti.
Verifiche in corso da parte di Israele
L’esercito israeliano ha reso noto di essere al corrente delle indiscrezioni diffuse da Al Jazeera e di aver avviato le procedure di verifica per accertare la veridicità delle informazioni. Al momento, non è stata rilasciata alcuna conferma ufficiale da parte delle autorità israeliane.
Il contesto della vicenda Bibas
La vicenda della famiglia Bibas ha suscitato grande commozione e preoccupazione a livello internazionale. Il presunto rapimento e la successiva notizia della loro morte hanno alimentato le tensioni già elevate nel conflitto israelo-palestinese. La restituzione dei corpi, se confermata, potrebbe rappresentare un tentativo di Hamas di alleviare la pressione internazionale, ma solleva anche interrogativi sulle circostanze della loro morte.
La Croce Rossa Internazionale coinvolta
Il coinvolgimento della Croce Rossa Internazionale sottolinea la necessità di un’azione umanitaria imparziale e neutrale in situazioni di conflitto. Il ruolo della Croce Rossa è quello di facilitare la consegna dei corpi e garantire il rispetto delle norme internazionali umanitarie.
Un quadro complesso e delicato
La notizia della presunta consegna del corpo di Shiri Bibas alla Croce Rossa da parte di Hamas aggiunge un ulteriore elemento di complessità e dolore a una situazione già estremamente delicata. In attesa di conferme ufficiali e verifiche accurate, è fondamentale mantenere la cautela e affidarsi a fonti di informazione verificate, evitando la diffusione di notizie non confermate che potrebbero alimentare ulteriormente la tensione e la disinformazione.