
Trasferimento Uffici Scolastici: La Protesta di Carlantino
La comunità di Carlantino, piccolo comune del Foggiano situato ai confini con il Molise, è in fermento a causa del recente trasferimento degli uffici scolastici. La decisione, che sposta la segreteria e la dirigenza dell’istituto comprensivo da Celenza Valfortore a Casalnuovo Monterotaro, ha suscitato forti reazioni da parte del sindaco Graziano Coscia e della popolazione locale.
Un Viaggio di 35 Chilometri per la Segreteria Scolastica
Il cuore della discordia risiede nella distanza che ora separa le famiglie di Carlantino dagli uffici scolastici. In precedenza, per raggiungere la segreteria a Celenza Valfortore, i residenti dovevano percorrere solo 7 chilometri. Con il nuovo assetto, il tragitto si allunga a 35 chilometri, equivalenti a circa 40 minuti di auto. Questo cambiamento impone un notevole disagio, soprattutto durante i mesi invernali, quando le condizioni meteorologiche avverse rendono le strade più pericolose e i tempi di percorrenza più lunghi. Il sindaco Coscia sottolinea inoltre l’aggravio dei costi economici per le famiglie, già provate dalla situazione socio-economica del territorio.
La Minaccia del Referendum: Carlantino Vuole Passare al Molise
In segno di protesta, il sindaco Graziano Coscia ha lanciato un’iniziativa provocatoria: l’indizione di un referendum popolare per chiedere l’annessione di Carlantino al Molise. “Se Emiliano non ci vuole, lo dica”, afferma il sindaco, “così il paese e la nostra diga di Occhito li facciamo passare al Molise”. Questa mossa audace evidenzia il profondo senso di abbandono e la frustrazione della comunità di Carlantino nei confronti delle decisioni regionali. Il sindaco accusa la Regione Puglia e il presidente Michele Emiliano di non considerare i diritti degli studenti e delle loro famiglie, sottolineando che la scuola è un diritto costituzionalmente garantito a tutti, anche nei piccoli paesi.
L’Appello al Governo Regionale
Il sindaco Coscia rivolge un appello al governo regionale, chiedendo di rivedere la decisione e riaprire la dirigenza scolastica di Celenza Valfortore. La richiesta è motivata dalla volontà di preservare un servizio essenziale per la comunità di Carlantino e di evitare ulteriori disagi per le famiglie. La vicenda di Carlantino solleva interrogativi importanti sul futuro delle piccole comunità rurali e sulla necessità di garantire servizi adeguati, come l’istruzione, per contrastare lo spopolamento e promuovere lo sviluppo del territorio.
Riflessioni sul Dimensionamento Scolastico e le Comunità Rurali
La vicenda di Carlantino è un campanello d’allarme sulle conseguenze del dimensionamento scolastico nelle aree rurali. Se da un lato l’ottimizzazione delle risorse è un obiettivo comprensibile, dall’altro è fondamentale considerare l’impatto sociale ed economico sulle piccole comunità. Il rischio è quello di impoverire ulteriormente territori già marginalizzati, accentuando lo spopolamento e la perdita di identità culturale. È necessario un approccio più equilibrato, che tenga conto delle specificità dei contesti locali e che garantisca servizi essenziali, come l’istruzione, per preservare il tessuto sociale e promuovere lo sviluppo sostenibile.