Scontri a fuoco a Jenin: tre palestinesi uccisi
Tre palestinesi sono stati uccisi e altri feriti durante scontri a fuoco con l’esercito israeliano a Jenin, nel nord della Cisgiordania. L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che i palestinesi sono stati colpiti “dai proiettili delle forze di occupazione israeliane”. Le vittime sono state identificate come Ibrahim Taher Muhammad al-Saadi (21 anni), l’adolescente Issa Nafez Jallad (17) e Uday Ayman Mar’i (24 anni).
L’esercito israeliano accusa di ‘attacchi terroristici’
L’esercito israeliano ha affermato che le tre persone uccise erano coinvolte in “attacchi terroristici” contro le forze israeliane. In una dichiarazione, l’esercito israeliano ha detto che le forze israeliane erano state attaccate da un gruppo di palestinesi armati e che avevano risposto al fuoco. L’esercito ha anche affermato di aver sequestrato armi e munizioni dalla casa dove si erano verificati gli scontri.
Testimonianze contrastanti
Le testimonianze sul luogo degli eventi sono contrastanti. Alcuni testimoni oculari hanno affermato che i palestinesi erano disarmati e che stavano protestando contro la presenza dell’esercito israeliano nella zona. Altri testimoni hanno affermato che i palestinesi erano armati e che hanno sparato per primi contro le forze israeliane. L’esercito israeliano ha rilasciato un video che mostra un gruppo di palestinesi che sparano contro le forze israeliane. Tuttavia, l’autenticità del video non è stata ancora verificata.
Un’escalation di violenza
L’incidente a Jenin è l’ultimo di una serie di scontri violenti tra palestinesi e israeliani nella Cisgiordania. La situazione è sempre più tesa, con un aumento degli attacchi terroristici da parte di palestinesi e delle incursioni militari israeliane in risposta. Questo ciclo di violenza rischia di aggravare ulteriormente la situazione e di rendere più difficile la ricerca di una soluzione pacifica al conflitto israelo-palestinese.