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L’impegno del Mimit per Sofinter
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha ribadito con forza il suo impegno per la continuità produttiva di Sofinter, gruppo attivo nella realizzazione di impianti e componenti per la produzione di vapore a uso industriale e di energia elettrica. Durante un recente incontro di aggiornamento sulla vertenza del gruppo, il Mimit ha sottolineato che “l’obiettivo principale da perseguire con il contributo di tutte le parti è la continuità produttiva di tutti gli stabilimenti”.
Condivisione di intenti tra le parti
La nota del ministero evidenzia una convergenza di vedute tra l’azienda, le rappresentanze sindacali e le istituzioni locali. Questo allineamento di intenti è cruciale per affrontare le sfide che Sofinter si trova ad affrontare e per garantire un futuro sostenibile per il gruppo e i suoi dipendenti. Il tavolo di confronto è stato aggiornato al 4 marzo, data in cui si prevede la presenza della proprietà per fare chiarezza sulle prospettive industriali e occupazionali di tutti i siti del gruppo. L’obiettivo è quello di “attuare ogni strumento utile alla loro tutela”.
Riorganizzazione aziendale e possibili disimpegni
Nel corso dell’incontro, i vertici aziendali hanno espresso la volontà di riorganizzare le proprie attività, con una possibile focalizzazione su aree di business ritenute più strategiche. In questo contesto, è emersa la possibilità di un “disimpegno sull’impianto di Ac Boilers” a Gioia del Colle (Ba), specializzato nella produzione di caldaie di grande taglia. Questa eventualità solleva interrogativi sul futuro dello stabilimento e sui livelli occupazionali, temi che saranno al centro del confronto del 4 marzo.
Il ruolo delle istituzioni locali
All’incontro presso il Mimit hanno partecipato rappresentanti delle Regioni Puglia e Lombardia, nonché degli enti locali. La loro presenza testimonia l’importanza che il territorio attribuisce alla vicenda Sofinter e la volontà di collaborare attivamente alla ricerca di soluzioni che salvaguardino l’occupazione e il tessuto industriale locale. Le istituzioni locali si sono impegnate a monitorare attentamente la situazione e a fornire il supporto necessario per affrontare le sfide che si presenteranno.
Un futuro incerto ma con margini di manovra
La situazione di Sofinter appare complessa, con la necessità di una riorganizzazione aziendale che potrebbe comportare scelte difficili. Tuttavia, l’impegno del Mimit e la condivisione di intenti tra le parti coinvolte offrono un margine di manovra per trovare soluzioni che preservino la continuità produttiva e tutelino l’occupazione. Sarà fondamentale che la proprietà si presenti al tavolo del 4 marzo con un piano industriale chiaro e credibile, in grado di rassicurare i lavoratori e le istituzioni.