Le questioni pregiudiziali sollevate dal Tar del Lazio
Il Tar del Lazio, nel decidere sui ricorsi di Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene in merito alla vicenda delle plusvalenze fittizie della Juventus, ha sollevato tre questioni pregiudiziali alla Corte di Giustizia Europea. Le questioni riguardano la compatibilità del diritto comunitario con la legge 220/2003, che regola l’autonomia dell’ordinamento sportivo italiano.
**Il primo quesito** riguarda la tutela giurisdizionale: il Tar chiede se il diritto interno di uno stato membro, una volta esauriti i gradi della giustizia sportiva, possa escludere la tutela giurisdizionale del giudice nazionale se non ai soli fini della tutela risarcitoria.
**Il secondo quesito** riguarda il rispetto dei principi di legalità: il Tar chiede se una normativa nazionale che consente agli organi sportivi di irrogare ad un dirigente sportivo una sanzione disciplinare a carattere inibitorio in forza di una clausola generale a carattere indeterminato violi gli artt. 6 e 19 del Trattato dell’Unione europea (Tue), interpretati alla luce degli artt. 47, 48 e 49 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e 6 e 7 della Cedu.
**Il terzo quesito** riguarda il diritto di libera circolazione dei lavoratori: il Tar chiede se il decreto in oggetto, che consente l’irrogazione da parte degli organi sportivi di una sanzione disciplinare interdittiva che impedisce ad un dirigente apicale di società sportiva di livello internazionale di svolgere l’attività professionale per 24 mesi in ambito nazionale e sovranazionale, violi il diritto dell’Unione ed in particolare gli artt. 45, 49 e 56, 101 e 102 del Tfue e 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
L’impatto sulla legge 220/2003 e sull’autonomia dell’ordinamento sportivo
Le questioni sollevate dal Tar del Lazio hanno un impatto significativo sulla legge 220/2003, che è il fondamento dell’autonomia dell’ordinamento sportivo italiano. La Corte di Giustizia Europea, nel rispondere alle questioni pregiudiziali, potrebbe mettere in discussione la legittimità della legge 220/2003 e, di conseguenza, l’autonomia dell’ordinamento sportivo italiano.
La decisione della Corte avrà un impatto significativo sul sistema sportivo italiano e potrebbe portare a importanti cambiamenti nella gestione delle sanzioni disciplinari e nella tutela dei diritti dei dirigenti sportivi.
Considerazioni personali
La decisione della Corte di Giustizia Europea avrà un impatto significativo sul sistema sportivo italiano. Se la Corte dovesse dichiarare la legge 220/2003 incompatibile con il diritto comunitario, si aprirebbe un dibattito sul futuro dell’autonomia dell’ordinamento sportivo italiano. Sarà necessario rivedere il sistema di giustizia sportiva per garantire il rispetto dei principi di legalità e di tutela giurisdizionale. Inoltre, sarà necessario rivalutare il ruolo degli organi sportivi nella gestione delle sanzioni disciplinari e nella tutela dei diritti dei dirigenti sportivi. La decisione della Corte avrà un impatto significativo sul sistema sportivo italiano e potrebbe portare a importanti cambiamenti nella gestione delle sanzioni disciplinari e nella tutela dei diritti dei dirigenti sportivi.