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L’ordine esecutivo di Trump e le sue conseguenze
Un ordine esecutivo firmato durante la presidenza di Donald Trump ha imposto la fine dei programmi per la promozione dell’inclusione e della diversità, richiedendo la rimozione di argomenti correlati dai siti web delle istituzioni governative. Questo provvedimento ha avuto un impatto diretto sull’Osservatorio Vera Rubin, situato in Cile e finanziato dalla National Science Foundation americana, uno dei più importanti e attesi osservatori astronomici al mondo.
L’Osservatorio, attualmente in fase di test preliminari prima di diventare pienamente operativo, ha modificato la biografia dell’astronoma Vera Rubin sul suo sito web. In particolare, è stato ridimensionato il suo impegno nell’abbattimento delle barriere per le donne nel campo dell’astronomia e nel sostegno ad altri gruppi storicamente sottorappresentati.
La reazione della comunità scientifica
La decisione dell’Osservatorio ha suscitato immediate proteste da parte di numerosi ricercatori e astronomi. John Barentine ha dichiarato al sito Space.com: “L’astronomia non permetterà che il contributo di Vera venga dimenticato. Nessun ordine esecutivo minerà o metterà fine ai nostri sforzi per rendere la forza lavoro scientifica maggiormente rappresentativa della nostra gente. Ci incoraggia anzi a continuare, perché è la cosa giusta da fare”.
Yvette Cendes, astronoma dell’Università dell’Oregon, ha aggiunto: “Vera Rubin è stata una grande sostenitrice delle donne nella scienza perché ha affrontato grandi discriminazioni: sminuire quelle storie è piuttosto inquietante”.
Dettagli sulle modifiche apportate
Secondo quanto riporta ProPublica, un’organizzazione statunitense di giornalismo investigativo, una parte della biografia di Vera Rubin che parlava del suo sostegno alle donne nella scienza è stata rimossa e poi ripubblicata in forma molto ‘annacquata’. Inoltre, è stato cancellato un paragrafo che sottolineava l’impegno dell’Osservatorio nell’aumentare la partecipazione femminile e di tutte quelle persone storicamente escluse dal mondo scientifico.
Le modifiche non si sono limitate alla biografia di Rubin. Altre pagine del sito dell’Osservatorio sono state modificate per cancellare i riferimenti alla diversità e agli sforzi di inclusione. Lo stesso è avvenuto per altre agenzie governative, inclusa la NASA, che ha rimosso l’inclusione dall’elenco dei suoi valori fondamentali e ha eliminato articoli che mettevano in luce il lavoro di ricercatori appartenenti a comunità sottorappresentate.
Vera Rubin: una pioniera dell’astronomia e un’attivista per l’inclusione
Vera Rubin (1928-2016) è stata una figura di spicco nell’astronomia del XX secolo. Le sue scoperte sulla rotazione delle galassie hanno fornito prove fondamentali dell’esistenza della materia oscura, rivoluzionando la nostra comprensione dell’universo. Oltre ai suoi successi scientifici, Rubin è stata una convinta sostenitrice delle donne nella scienza, lottando contro la discriminazione e incoraggiando le giovani a intraprendere carriere scientifiche.
Il suo impegno per l’inclusione e la diversità ha lasciato un’impronta duratura nella comunità scientifica. L’Osservatorio a lei intitolato, il Vera C. Rubin Observatory, è destinato a diventare uno dei più importanti strumenti per l’esplorazione dell’universo nei prossimi decenni. L’osservatorio è stato chiamato in suo onore per il suo lavoro pionieristico sulla materia oscura e per il suo sostegno alle donne nelle scienze.
Un passo indietro inaccettabile
La decisione di ridimensionare il contributo di Vera Rubin all’inclusione e alla diversità nel campo scientifico rappresenta un passo indietro inaccettabile. In un’epoca in cui la scienza ha bisogno di tutte le menti brillanti possibili, è fondamentale garantire che tutti abbiano le stesse opportunità di partecipare e contribuire. La comunità scientifica deve continuare a lottare per una scienza più inclusiva e diversificata, onorando la memoria di Vera Rubin e portando avanti il suo impegno.