Assoluzione per infermità mentale
La Corte d’Assise di Napoli ha assolto Adalgisa Gamba dall’accusa di omicidio premeditato del figlio, avvenuto la sera del 2 gennaio 2022 a Torre del Greco. Il giudice ha ritenuto la donna non imputabile al momento del fatto, in quanto incapace di intendere e volere, a causa di una patologia mentale. La decisione è stata presa in seguito a una serie di perizie psichiatriche che hanno evidenziato la condizione di infermità mentale della donna. Il marito dell’imputata, presente in aula, ha espresso dissenso dal verdetto, rivolgendo parole di accusa alla moglie. “Devi morire, sei un’assassina”, ha urlato, augurando alla moglie un brutto male. La Corte ha applicato la misura di sicurezza della libertà vigilata per non meno di 15 anni presso una struttura di riabilitazione. Entro 90 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza.
Parole di sollievo e speranza
“E’ stato un processo particolarmente difficile, sia professionalmente che umanamente, ma finalmente è stata fatta giustizia. Gisa è stata prosciolta perché è una persona malata. Adesso, passo dopo passo, dobbiamo aiutarla affinché torni alla normalità”, ha dichiarato l’avvocato Salvatore Del Giudice, legale di Adalgisa Gamba. La criminologa clinica Alessandra Bramante, consulente dell’avvocato dell’imputata, ha sottolineato l’importanza delle perizie psichiatriche nel processo. “Fondamentali per il verdetto di oggi sono state le perizie psichiatriche che hanno aiutato i giudici a entrare nella mente di Gisa e far luce sulla sua patologia”, ha commentato.
Un verdetto complesso
Il caso di Adalgisa Gamba è un esempio di come la giustizia possa essere messa alla prova quando si confrontano il dolore di una perdita e la complessità di una condizione di infermità mentale. Il verdetto di assoluzione per infermità mentale, pur sollevando dubbi e dolore nel cuore dei familiari della vittima, riconosce la gravità della patologia mentale e la sua influenza sul comportamento della donna. Questo caso pone in evidenza la necessità di una maggiore attenzione e comprensione per le persone che soffrono di disturbi mentali, per evitare che tragedie come questa si ripetano.