La decisione del Tribunale del Riesame
Il Tribunale del Riesame di Milano ha accolto l’istanza dell’avvocato Niccolò Vecchioni, difensore di Simba La Rue, revoca la misura cautelare del carcere e ripristinando l’obbligo di dimora per il rapper. La decisione è arrivata dopo che lo scorso aprile la Corte d’Appello di Milano aveva aggravato la misura cautelare con il carcere per il giovane, a seguito di un incidente al kartodromo di Rozzano, nel Milanese, dove aveva perso il controllo di una vettura schiantandosi contro un palo e poi “dandosi alla fuga”. Il trapper era stato già arrestato a fine marzo per violazioni delle prescrizioni orarie.
Le motivazioni della decisione
I giudici del Tribunale del Riesame, Gazzaniga-Re-Puccinelli, hanno motivato la loro decisione evidenziando che, nonostante le reiterate violazioni dell’obbligo di dimora da parte di Simba La Rue, non si ritiene necessario mantenere la misura cautelare del carcere. I giudici hanno ritenuto che l’obbligo di dimora sia sufficiente a garantire la sicurezza pubblica e a impedire che il giovane commetta altri reati.
Le condanne precedenti
Simba La Rue è stato condannato in primo grado a 6 anni e 4 mesi per una sparatoria vicino a corso Como, avvenuta nel luglio del 2021, e a 4 anni in un altro procedimento sulla cosiddetta “faida tra trapper”. Il processo di appello per la sparatoria è in corso a Milano.
Un caso complesso
Il caso di Simba La Rue è complesso e solleva diverse questioni. Da un lato, il giovane ha dimostrato di non essere in grado di rispettare le misure cautelari impostegli. Dall’altro, la sua scarcerazione potrebbe essere interpretata come un segnale di debolezza da parte della giustizia. La decisione del Tribunale del Riesame è stata probabilmente motivata dalla necessità di evitare un’eccessiva restrizione della libertà personale del rapper, ma è importante che il giovane dimostri di essere in grado di rispettare le nuove misure cautelari impostegli.