La scomparsa di ‘Lita’ Boitano
La notizia della morte di Angela ‘Lita’ Boitano, presidente dell’Associazione Familiares de Desaparecidos y Detenidos por Razones Políticas, è giunta oggi da Buenos Aires. ‘Lita’, 92 anni, è morta all’Ospedale italiano di Buenos Aires dopo una lunga malattia. La sua scomparsa lascia un vuoto enorme nel panorama dei movimenti per i diritti umani argentini.
Una vita dedicata alla ricerca della verità
Boitano era una figura di spicco nella lotta per i diritti umani in Argentina. Madre di due ragazzi, Michelangelo e Adriana, entrambi scomparsi durante la dittatura argentina (1976-1983), ha dedicato la sua vita alla ricerca della verità e della giustizia per i desaparecidos. Insieme alla presidentessa delle Nonne di Plaza de Mayo, Estela Carlotto, e a Vera Jarach, militante delle Madri di Plaza de Mayo-Linea Fundadora, è stata una delle più note madri di origine italiana impegnate nella ricerca dei figli scomparsi.
Un’eredità di speranza
La sua determinazione e il suo coraggio hanno ispirato migliaia di persone in Argentina e nel mondo. La sua eredità è un messaggio di speranza per tutte le famiglie che cercano giustizia per i propri cari scomparsi. Il suo lavoro ha contribuito a tenere viva la memoria dei desaparecidos e a lottare per la verità, la giustizia e la memoria.
L’importanza della memoria
La scomparsa di ‘Lita’ Boitano è un momento di grande dolore per l’Argentina e per tutti coloro che si battono per i diritti umani. La sua vita è stata un esempio di coraggio e di determinazione nella lotta per la verità e la giustizia. La sua eredità ci ricorda l’importanza di non dimenticare le vittime delle dittature e di continuare a lottare per la giustizia e la memoria.