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La Protesta Studentesca e l’Annullamento del Dibattito
L’Istituto superiore cine-tv Rossellini di Roma è stato teatro di una vivace protesta studentesca che ha portato all’annullamento di un dibattito previsto per oggi sulle Foibe. L’evento avrebbe visto la partecipazione del senatore Roberto Menia, figura chiave nella promulgazione della legge 92/2004 che ha istituito il ‘Giorno del ricordo’, celebrato il 10 febbraio di ogni anno. La decisione di annullare l’incontro è giunta in seguito alle manifestazioni degli studenti, che hanno espresso forte opposizione alla presenza del senatore Menia.
Le Reazioni degli Studenti e dei Collettivi
Gli studenti dei collettivi e aderenti ad Osa hanno accolto l’annullamento dell’iniziativa come una vittoria significativa. In una nota, hanno dichiarato che il rinvio è “una grande vittoria degli studenti antifascisti che si sono mobilitati contro il senatore Menia fino a cacciarlo”. Hanno inoltre aggiunto: “Con i fascisti non ci si dialoga e non si può lasciare che facciano propaganda e revisionismo storico dentro le mura scolastiche”. Questa presa di posizione riflette una profonda divisione e una forte polarizzazione delle opinioni sul tema delle Foibe e sul ruolo della memoria storica.
La Reazione del Ministro Valditara
Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha espresso profondo disappunto per l’annullamento del dibattito. In una dichiarazione ufficiale, Valditara ha affermato: “Auspico che l’evento possa essere al più presto ripristinato. Come ministero, ci adopereremo sempre per garantire che la scuola rimanga un luogo di libero confronto”. L’intervento del ministro sottolinea l’importanza di mantenere aperti gli spazi di discussione e di dibattito all’interno delle istituzioni scolastiche, promuovendo un confronto aperto e pluralistico su temi storici e sociali rilevanti.
Il Contesto Storico e la Legge sul ‘Giorno del Ricordo’
La legge 92/2004, di cui il senatore Menia è stato relatore, ha istituito il ‘Giorno del ricordo’ in memoria delle vittime delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Le Foibe sono cavità naturali in cui furono gettati, tra il 1943 e il 1945, migliaia di italiani, spesso accusati di collaborazionismo con il regime fascista. L’esodo giuliano-dalmata, invece, si riferisce alla migrazione forzata di centinaia di migliaia di italiani dalle regioni della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia, a seguito dell’annessione di questi territori alla Jugoslavia. La legge sul ‘Giorno del Ricordo’ mira a preservare la memoria di questi eventi tragici e a promuovere la riflessione storica.
Le Polemiche e le Controversie
Il tema delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata è spesso oggetto di polemiche e controversie. Alcuni contestano la narrazione storica dominante, accusandola di minimizzare o distorcere i fatti. Altri, invece, difendono l’importanza di ricordare questi eventi come parte integrante della storia italiana. Le diverse interpretazioni e le passioni suscitate da questi temi rendono il dibattito pubblico particolarmente acceso e complesso.
Riflessioni sull’Importanza del Dibattito e del Confronto
L’annullamento del dibattito all’Istituto Rossellini solleva importanti interrogativi sul ruolo della scuola come spazio di confronto e di crescita civile. Se da un lato è comprensibile la sensibilità degli studenti di fronte a temi storici complessi e dolorosi, dall’altro è fondamentale garantire che il dibattito e il confronto, pur nel rispetto delle diverse opinioni, possano svolgersi in un clima di apertura e di rispetto reciproco. La scuola, in particolare, dovrebbe essere un luogo in cui le diverse narrazioni storiche possano essere presentate e discusse, al fine di promuovere una comprensione più completa e articolata del passato.