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Dettagli dell’operazione di cessione
Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia (Tim) ha ufficialmente approvato l’offerta vincolante presentata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) in collaborazione con Retelit per l’acquisizione della totalità della partecipazione detenuta da Tim in Sparkle, società specializzata nei servizi di rete globale. L’offerta valuta Sparkle 700 milioni di euro e rappresenta un passo significativo nella strategia di Tim volta a ridurre il debito e a focalizzarsi sui servizi core. La decisione è stata presa all’unanimità dal consiglio, con il parere favorevole del Comitato parti correlate, evidenziando una convergenza di vedute sulla convenienza dell’operazione per il futuro del gruppo.
Tempistiche e autorizzazioni
La firma dei contratti definitivi è programmata entro l’11 aprile, segnando un momento cruciale per l’avvio formale del processo di cessione. Tuttavia, il perfezionamento dell’operazione è previsto entro il primo trimestre del 2026, un orizzonte temporale che tiene conto della necessità di ottenere le autorizzazioni da parte delle autorità Antitrust e in materia di Golden Power. Queste verifiche sono fondamentali per garantire che l’operazione rispetti le normative sulla concorrenza e sulla tutela degli asset strategici nazionali. Il lungo periodo necessario per il completamento riflette la complessità dell’operazione e la necessità di un’attenta valutazione da parte delle autorità competenti.
Il ruolo degli advisor finanziari e legali
Tim si è avvalsa della consulenza di importanti advisor finanziari e legali per valutare attentamente l’offerta e garantire la correttezza della procedura. Vitale & Co, Goldman Sachs e Mediobanca hanno fornito supporto per gli aspetti finanziari, mentre lo studio legale Gatti Pavesi Bianchi Ludovici ha curato gli aspetti legali. Il Comitato parti correlate è stato assistito da Equita per le valutazioni finanziarie e dal professor Umberto Tombari per i profili legali. La presenza di advisor di alto livello testimonia la complessità dell’operazione e l’importanza di garantire una valutazione accurata e indipendente.
Contesto e implicazioni strategiche
La cessione di Sparkle si inserisce in un contesto più ampio di riorganizzazione del gruppo Tim, che mira a ridurre il debito e a concentrarsi sui servizi a maggiore valore aggiunto. Sparkle, pur essendo un asset di valore nel settore delle telecomunicazioni globali, non rientra più nelle priorità strategiche del gruppo. L’acquisizione da parte del MEF e di Retelit rappresenta un’opportunità per Sparkle di sviluppare ulteriormente il proprio business, beneficiando del sostegno finanziario e strategico di un azionista pubblico e di un operatore privato specializzato nel settore delle infrastrutture di rete. L’operazione potrebbe avere implicazioni significative per il mercato delle telecomunicazioni italiano, rafforzando la presenza dello Stato in un settore strategico e favorendo la competizione.
Valutazioni sull’operazione e prospettive future
La vendita di Sparkle rappresenta una mossa strategica per Tim, consentendo al gruppo di alleggerire il debito e concentrarsi sulle attività principali. L’approvazione unanime del consiglio di amministrazione e il parere favorevole del Comitato parti correlate indicano una forte convinzione nella validità dell’operazione. Tuttavia, il completamento della cessione è subordinato all’ottenimento delle autorizzazioni Antitrust e Golden Power, il che potrebbe comportare tempi più lunghi e incertezze. Sarà interessante osservare come Sparkle si svilupperà sotto la guida del MEF e di Retelit, e quali saranno le implicazioni per il mercato delle telecomunicazioni italiano.