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Critiche alla BCE per la gestione dell’inflazione
Il Parlamento Europeo ha espresso forti critiche nei confronti della Banca Centrale Europea (BCE), accusandola di aver commesso errori nella valutazione dell’inflazione. In una risoluzione non legislativa, adottata con 378 voti favorevoli, 233 contrari e 26 astensioni, gli eurodeputati hanno contestato la visione della BCE, secondo cui l’inflazione sarebbe stata un fenomeno transitorio. I parlamentari hanno sottolineato la necessità di migliorare i modelli di previsione economica utilizzati dalla BCE, al fine di consentire una definizione più efficace delle politiche monetarie.
La risoluzione fa seguito a un acceso dibattito con la presidente della BCE, Christine Lagarde, durante il quale sono emerse divergenze di opinioni sulla strategia adottata per contrastare l’aumento dei prezzi. Gli eurodeputati hanno chiesto alla BCE di intensificare gli sforzi per arginare l’inflazione, che sta colpendo in modo particolare le fasce più vulnerabili della società, erodendo il potere d’acquisto e aumentando le disuguaglianze.
Richiesta di maggiore trasparenza sull’euro digitale
Un altro punto centrale della risoluzione riguarda l’introduzione dell’euro digitale. Il Parlamento Europeo ha chiesto alla BCE di garantire che l’eventuale emissione di una valuta digitale tenga conto delle preoccupazioni dei cittadini. In particolare, gli eurodeputati hanno sottolineato la necessità di dimostrare i vantaggi concreti dell’euro digitale prima di prendere qualsiasi decisione definitiva.
Il Parlamento ha insistito sul fatto che la decisione di emettere l’euro digitale debba essere presa dai legislatori dell’UE, e non esclusivamente dal Consiglio direttivo della BCE, in quanto si tratta di una decisione politica con implicazioni significative per l’economia e la società. Inoltre, è stato ribadito che l’euro digitale dovrà affiancarsi al contante fisico, che dovrà rimanere ampiamente disponibile e accessibile a tutti i cittadini.
I deputati hanno anche chiesto alla BCE di valutare attentamente i problemi di stabilità finanziaria e i potenziali cambiamenti nella struttura del settore finanziario derivanti dall’introduzione dell’euro digitale.
Impatto dei conflitti e dei cambiamenti climatici
Per la prima volta, il Parlamento Europeo ha chiesto specificamente alla BCE di valutare in che modo la guerra e i conflitti incidano sulla stabilità dei prezzi. Gli eurodeputati hanno sottolineato che le tensioni geopolitiche e le crisi internazionali possono avere un impatto significativo sull’inflazione, attraverso l’aumento dei prezzi delle materie prime, l’interruzione delle catene di approvvigionamento e l’aumento dell’incertezza economica.
Inoltre, il Parlamento ha chiesto alla BCE di presentare un nuovo “piano geopolitico” e di valutare in quale misura i cambiamenti climatici incidano sulla sua capacità di mantenere la stabilità dei prezzi. Gli eurodeputati hanno evidenziato che gli eventi meteorologici estremi, come siccità, inondazioni e ondate di calore, possono avere un impatto significativo sulla produzione agricola e sui prezzi alimentari, contribuendo all’aumento dell’inflazione.
Denuncia delle sovvenzioni indirette al settore bancario
Il Parlamento Europeo ha denunciato la “sovvenzione significativa” al settore bancario derivata indirettamente dalle politiche della BCE. Gli eurodeputati hanno evidenziato che le politiche della BCE hanno portato a ingenti pagamenti di interessi sui depositi bancari presso la stessa banca centrale, creando un vantaggio finanziario per il settore bancario.
Il Parlamento ha chiesto misure atte ad attenuare questo problema, al fine di garantire una maggiore equità e trasparenza nel sistema finanziario.
Un monito per una politica monetaria più attenta e inclusiva
La risoluzione del Parlamento Europeo rappresenta un importante monito per la BCE, invitandola a una maggiore prudenza nella gestione della politica monetaria e a una maggiore attenzione alle implicazioni sociali delle sue decisioni. Le critiche mosse dagli eurodeputati evidenziano la necessità di un approccio più inclusivo e partecipativo, che tenga conto delle preoccupazioni dei cittadini e delle diverse prospettive all’interno dell’Unione Europea. L’introduzione dell’euro digitale, in particolare, richiede un dibattito ampio e approfondito, che coinvolga tutti gli attori interessati, al fine di garantire che la nuova valuta digitale sia uno strumento utile e sicuro per tutti i cittadini europei.