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La posizione del Brasile nei negoziati con gli USA
Il consigliere speciale per la politica estera della presidenza brasiliana, Celso Amorim, ha dichiarato in un’intervista a Uol che il Brasile affronterà i negoziati con gli Stati Uniti riguardo ai dazi su acciaio e alluminio con fermezza. Amorim ha sottolineato l’importanza della negoziazione come strumento principale, evitando una guerra commerciale che non gioverebbe a nessuno. Tuttavia, ha chiarito che il Brasile non intende assumere una posizione passiva e si prepara a reagire qualora necessario. “La via migliore per procedere è sempre la negoziazione. Una guerra commerciale non è nell’interesse di nessuno, ma non possiamo essere passivi”, ha affermato Amorim. “Non parlo di minacce, ma di avere pronte opzioni per poter reagire. Questo è il gioco del commercio internazionale”.
Le contromisure brasiliane in preparazione
In seguito all’annuncio dell’istituzione di una tariffa del 25% su acciaio e alluminio esportati verso gli Stati Uniti da tutti i Paesi, il Brasile ha avviato uno studio sui prodotti e servizi statunitensi che potrebbero essere soggetti a misure di ‘reciprocità’. Queste opzioni saranno presentate al tavolo dei negoziati come parte della strategia brasiliana per bilanciare le eventuali nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti. L’obiettivo è dimostrare che il Brasile è pronto a difendere i propri interessi economici e commerciali, pur preferendo una soluzione negoziata.
L’importanza del mercato statunitense per l’acciaio e l’alluminio brasiliano
Nel 2024, le esportazioni brasiliane di ferro e acciaio verso gli Stati Uniti hanno raggiunto i 5,7 miliardi di dollari, rappresentando il 48% del totale del settore. Il Brasile si è posizionato come il secondo fornitore di acciaio degli USA, con un volume di 4,08 milioni di tonnellate, pari al 15,5% di tutto ciò che gli Stati Uniti hanno acquistato dall’estero. Per quanto riguarda l’alluminio, il prodotto inviato negli USA costituisce il 16% delle esportazioni del Paese nel mondo. Questi dati evidenziano la rilevanza del mercato statunitense per l’industria brasiliana dell’acciaio e dell’alluminio, e spiegano la determinazione del governo brasiliano a negoziare attivamente per proteggere questi interessi.
Il quadro generale delle relazioni commerciali tra Brasile e USA
Gli Stati Uniti sono il secondo partner commerciale del Brasile, preceduti solo dalla Cina, con un volume di scambi bilaterali di quasi 81 miliardi di dollari nel 2024. Questa cifra sottolinea l’importanza strategica delle relazioni economiche tra i due Paesi. Eventuali modifiche ai dazi su acciaio e alluminio potrebbero avere un impatto significativo su questo volume di scambi, rendendo cruciale una negoziazione efficace per preservare gli interessi di entrambe le parti.
Implicazioni e prospettive future
La posizione del Brasile riflette una tendenza globale verso un protezionismo più accentuato, in cui i paesi cercano di difendere le proprie industrie nazionali. Tuttavia, una guerra commerciale tra Brasile e Stati Uniti potrebbe avere conseguenze negative per entrambe le economie, con un aumento dei costi per i consumatori e una riduzione della competitività. È quindi auspicabile che i negoziati portino a una soluzione equilibrata, che tenga conto degli interessi di entrambe le parti e preservi la stabilità del commercio internazionale. La capacità del Brasile di negoziare con fermezza ma senza escalation sarà fondamentale per il futuro delle sue relazioni commerciali con gli Stati Uniti.