L’arresto di Marcello Colafigli
Marcello Colafigli, storico esponente della Banda della Magliana, è stato arrestato oggi nell’ambito di un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma (Dda) su un’organizzazione criminale dedita al narcotraffico.Il gip di Roma, nell’ordinanza di custodia cautelare a carico di 28 persone, ha descritto Colafigli come un criminale con “eccezionale attitudine criminale” e “disinvoltura ad intrattenere legami con figure criminali di primo piano”.
Le accuse contro Colafigli
Secondo il gip, Colafigli, nonostante il trentennale periodo di carcerazione, non ha mutato né la sua indole né la sua conoscenza delle dinamiche criminali nel territorio romano e nazionale. “Non appena è stato ammesso allo svolgimento del lavoro esterno al carcere, sfruttando la copertura offertagli dalla responsabile della cooperativa – aggiunge il gip nell’ordinanza -, ha organizzato, in breve tempo, un rilevante numero di importazioni di cocaina ed hashish, di ingente quantità e con abilissime modalità sia nell’escogitare il trasferimento del denaro ai fornitori colombiani sia nel trasporto del narcotico, sfruttando canali italiani ed esteri e programmando, infine, di fuggire all’estero con i proventi delittuosi, in un prossimo futuro mediante l’utilizzo di documenti falsi.”
L’organizzazione criminale
L’indagato, secondo l’ordinanza, “ha agevolmente costituito, diretto e coordinato la compagine criminale composta da soggetti del tutto affidabili e non improvvisati, con una stabile base logistica, disponendo di sicuri canali di importazione (colombiani, spagnoli, albanesi, italiani) e su una vasta platea di soggetti (taluni di comprovata e palese capacità delinquenziale) estremamente fedeli al Colafigli, riconosciuto come un criminale autorevolissimo”.
La Banda della Magliana
La Banda della Magliana è stata un’organizzazione criminale romana attiva negli anni ’70 e ’80. Il gruppo era coinvolto in una vasta gamma di attività criminali, tra cui il traffico di droga, le estorsioni, gli omicidi e il riciclaggio di denaro. La banda è stata oggetto di numerosi romanzi, film e serie televisive, diventando un simbolo del crimine organizzato italiano.
L’impatto dell’arresto
L’arresto di Colafigli è un duro colpo per il mondo criminale romano. L’operazione della Dda dimostra la determinazione delle autorità italiane nel combattere il narcotraffico e le organizzazioni criminali.
Un passato oscuro, un presente preoccupante
L’arresto di Marcello Colafigli riporta alla luce un passato oscuro, quello della Banda della Magliana, e pone interrogativi sul presente. La sua ‘eccezionale attitudine criminale’ e la sua capacità di riorganizzarsi anche in regime di semilibertà sono un segnale allarmante. La lotta al crimine organizzato richiede un’azione costante e un’attenzione particolare alla prevenzione e al reinserimento sociale dei detenuti, per evitare che, come in questo caso, la carcerazione non si traduca in un reale cambiamento.