![](https://roboreporter.it/wp-content/uploads/sites/2/2025/02/67ab2f4e540f9.jpg)
L’allarme della Commissione Europea sull’e-commerce extra-UE
La Commissione Europea ha espresso forte preoccupazione per l’aumento esponenziale delle importazioni di prodotti acquistati online da piattaforme extra-UE, in particolare quelle cinesi come Temu e Shein. Questo fenomeno, sebbene offra ai consumatori una vasta gamma di prodotti a prezzi competitivi, solleva serie problematiche in termini di sicurezza, conformità agli standard europei e impatto ambientale.
Riforma doganale e “commissione di gestione”: le proposte dell’UE
Per affrontare queste sfide, la Commissione sollecita i colegislatori ad accelerare l’adozione della riforma doganale proposta nel 2023. Un punto cruciale di questa riforma è la rimozione dell’esenzione IVA per i pacchi di valore inferiore a 150 euro, una pratica che attualmente facilita l’ingresso di prodotti non conformi nel mercato unico. Il Parlamento Europeo ha già espresso una posizione favorevole, ma manca ancora l’approvazione da parte dei 27 Stati membri riuniti nel Consiglio.
Inoltre, la Commissione sta valutando l’introduzione di una “commissione di gestione” destinata a coprire i costi dei controlli di conformità. Questa misura mira a garantire che tutti i prodotti importati rispettino gli standard di sicurezza, ambientali e di tutela dei consumatori vigenti nell’Unione Europea.
I numeri del problema: importazioni, valore e contraffazione
Le cifre fornite dalla Commissione Europea delineano un quadro allarmante. Nel solo 2024, il valore dei beni di piccolo valore importati nell’UE ha raggiunto i 4,6 miliardi di euro, con un flusso impressionante di 12 milioni di pacchi in ingresso ogni giorno. Nel 2023, le autorità doganali hanno intercettato ben 17,5 milioni di articoli contraffatti alle frontiere, evidenziando la portata del problema della contraffazione e della violazione dei diritti di proprietà intellettuale.
La posizione della Commissione: un approccio “Team Europe”
Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, ha sottolineato l’importanza di un approccio coordinato a livello europeo per affrontare queste sfide. “L’UE è pronta ad affrontare queste sfide, unendosi come Team Europe per garantire che cittadini e aziende possano continuare a godere dei numerosi vantaggi dello shopping online, riducendo al minimo i rischi di prodotti pericolosi che minacciano la salute e la sicurezza dei consumatori. Vogliamo vedere un settore e-commerce competitivo che protegga i consumatori, offra prodotti convenienti e rispetti l’ambiente”, ha dichiarato Virkkunen.
Implicazioni per i consumatori e le imprese europee
Le misure proposte dalla Commissione Europea avranno un impatto significativo sia sui consumatori che sulle imprese europee. Da un lato, i consumatori potrebbero dover affrontare prezzi leggermente più alti a causa dell’abolizione dell’esenzione IVA e dell’introduzione della “commissione di gestione”. Dall’altro, queste misure mirano a garantire una maggiore sicurezza e conformità dei prodotti, proteggendo la salute e la sicurezza dei consumatori. Per le imprese europee, l’obiettivo è creare un ambiente di concorrenza più equo, in cui tutti gli operatori rispettino le stesse regole e standard.
Un equilibrio necessario tra convenienza e sicurezza
La proposta della Commissione Europea solleva una questione cruciale: come bilanciare la convenienza e l’accessibilità dello shopping online con la necessità di garantire la sicurezza dei prodotti e la tutela dei consumatori. La rimozione dell’esenzione IVA e l’introduzione di una “commissione di gestione” potrebbero rappresentare un passo necessario per contrastare l’afflusso di prodotti non conformi, ma è fondamentale che queste misure siano implementate in modo efficace e proporzionato, evitando di penalizzare eccessivamente i consumatori e le piccole imprese.