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La Commemorazione al Quirinale
In occasione della celebrazione del “Giorno del Ricordo”, il Presidente Sergio Mattarella ha tenuto un discorso al Quirinale, focalizzandosi sull’importanza di onorare la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. La cerimonia ha visto la partecipazione di figure istituzionali, rappresentanti delle associazioni degli esuli e testimoni diretti di quella tragica pagina della storia italiana.
Il Valore delle Testimonianze Dirette
Mattarella ha espresso profonda gratitudine e affetto verso Egea Haffner e Giulio Marongiu, testimoni diretti degli eventi. “Abbiamo appena ascoltato alcuni testimoni diretti di quella tragedia: Egea Haffner e Giulio Marongiu. Dobbiamo loro affetto e riconoscenza”, ha dichiarato il Presidente. Le loro parole, cariche di esperienza vissuta, rappresentano un contributo fondamentale per la comprensione e la conservazione della memoria storica.
Un Appello alla Pacificazione e alla Riconciliazione
Il messaggio centrale del discorso di Mattarella è stato un forte appello alla pacificazione e alla riconciliazione. “Nelle esemplari parole che ci hanno offerto, si coglie un forte ammonimento per la pacificazione e la riconciliazione”, ha affermato il Presidente. Questo invito sottolinea la necessità di superare le divisioni del passato attraverso un processo di verità e giustizia, promuovendo un futuro di convivenza pacifica e rispetto reciproco.
Il Contesto Storico del Giorno del Ricordo
Il “Giorno del Ricordo”, istituito con la legge 30 marzo 2004 n. 92, commemora le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata nel secondo dopoguerra. Questo periodo storico è stato caratterizzato da violenze, deportazioni e dall’abbandono forzato delle proprie case da parte di migliaia di italiani residenti in Istria, Fiume e Dalmazia. La celebrazione annuale mira a preservare la memoria di questi eventi, promuovendo la riflessione e la consapevolezza storica.
Egea Haffner e Giulio Marongiu: Voci della Memoria
Egea Haffner e Giulio Marongiu, con le loro testimonianze, offrono uno sguardo diretto sugli orrori delle foibe e le sofferenze dell’esodo. Le loro narrazioni contribuiscono a umanizzare la storia, portando alla luce le esperienze individuali e collettive che hanno segnato profondamente le comunità giuliano-dalmate. Ascoltare queste voci è essenziale per comprendere appieno la portata di questa tragedia e per onorare la memoria di coloro che ne sono stati colpiti.
Riflessioni sul Giorno del Ricordo
Il discorso del Presidente Mattarella al “Giorno del Ricordo” non è solo una commemorazione, ma un invito attivo alla costruzione di una memoria condivisa e inclusiva. La pacificazione e la riconciliazione, come sottolineato dal Presidente, sono obiettivi raggiungibili solo attraverso un impegno costante nel conoscere e comprendere la storia, nel rispetto delle vittime e nella promozione di un dialogo aperto e costruttivo. È fondamentale che la memoria di questi eventi tragici serva da monito per le future generazioni, affinché simili orrori non si ripetano mai più.