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Un tuffo nel passato: Pola, 1982
Nel cuore dell’estate del 1982, a Pola, un gruppo di ragazzi si prepara per una competizione di tuffi che si rivelerà molto più di un semplice evento sportivo. “Il Giro di Stoia”, il romanzo storico di Alessandro Mocenni, pubblicato da Fox&Sparrows Editore, ci trasporta in un’epoca di transizione, un momento in cui le tensioni sociali e politiche covano sotto la superficie di una Jugoslavia apparentemente stabile. Questo romanzo, che coincide con la Giornata del Ricordo, offre uno sguardo intimo e coinvolgente sulle dinamiche complesse che definiscono l’identità e l’appartenenza in una terra di confine.
Ambientato in un contesto storico preciso, il libro cattura l’essenza di un anno cruciale, segnato da cambiamenti significativi sia in Italia che nella ex Jugoslavia, con i primi segnali di instabilità in Kosovo. Attraverso le vicende di questi giovani, alcuni nati a Pola, altri figli di esuli istriani, Mocenni dipinge un quadro vivido di un mondo in rapida evoluzione, dove il passato e il futuro si scontrano.
La gara come metafora: identità e appartenenza
La gara di tuffi che si svolge nel singolare circuito costiero di Stoia diventa una potente metafora per esplorare le complesse questioni di identità, nazionalismo ed esilio. I protagonisti, immersi in questa competizione, incarnano le diverse sfaccettature di una realtà multiculturale e multietnica, dove il senso di appartenenza è costantemente messo alla prova.
Il romanzo affronta temi delicati come l’esperienza di sentirsi stranieri nella propria terra, la sofferenza di chi è stato costretto a lasciare la propria casa e la paura di perdere la propria identità culturale. Attraverso le loro storie, Mocenni ci invita a riflettere sulla natura fluida e complessa dell’identità, e sulla difficoltà di definire i confini tra “noi” e “loro” in un mondo in continuo movimento.
Un sismografo di storia: i Balcani come laboratorio geopolitico
“Il Giro di Stoia” non è solo un romanzo di formazione, ma anche un’analisi acuta delle dinamiche geopolitiche che hanno plasmato la regione balcanica. In un solo anno, il 1982, si concentrano oltre un secolo di storia, di conflitti e di trasformazioni che hanno segnato profondamente questa area di confine.
Mocenni, con la sua profonda conoscenza della storia e della cultura di Pola e dell’Istria, ci guida attraverso un viaggio nel tempo, ripercorrendo le vicende dell’Impero Asburgico e del coacervo di nazionalità in conflitto che ne è seguito. La regione, descritta come un “sismografo del fenomeno migratorio e uno straordinario laboratorio di geopolitica”, diventa il palcoscenico ideale per esplorare le conseguenze dei cambiamenti politici e sociali sulla vita delle persone.
Un romanzo necessario per comprendere il presente
“Il Giro di Stoia” è un’opera che va oltre la semplice narrazione di eventi storici. È un invito a riflettere sul nostro presente, sulle sfide che affrontiamo in un mondo globalizzato e interconnesso. I temi dell’identità, dell’esilio e del nazionalismo sono più attuali che mai, e il romanzo di Mocenni ci offre gli strumenti per comprenderli meglio, attraverso le voci e le esperienze dei suoi personaggi. La scelta della forma romanzesca si rivela particolarmente efficace per rendere accessibili e coinvolgenti vicende complesse, che altrimenti rischiano di rimanere confinate nei libri di storia.