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Un investimento strategico nel futuro quantistico italiano
Nel fervore del congresso Nqsti a Roma, Fabio Beltram, coordinatore del National Quantum Science and Technology Institute (Nqsti), ha annunciato la nascita di cinque fonderie quantistiche italiane. Questi centri di eccellenza rappresentano un passo cruciale per rafforzare l’ecosistema quantistico nazionale, con l’obiettivo di colmare il divario tra ricerca avanzata e applicazioni industriali.
“In questi mesi,” ha spiegato Beltram all’ANSA, “abbiamo utilizzato i fondi del Pnrr per consolidare un ecosistema quantistico italiano già promettente.” Un investimento di circa 40 milioni di euro è stato destinato all’ammodernamento delle infrastrutture di 32 centri di ricerca, con un focus sull’aggiornamento dei sistemi di raffreddamento dei criostati, abbandonando l’elio a favore di soluzioni puramente elettriche. Inoltre, sono stati assunti 104 nuovi ricercatori e sono stati creati i cinque Quantum Centers, vere e proprie fucine di prodotti e servizi per la comunità scientifica e industriale.
I cinque pilastri dell’innovazione quantistica
Le cinque fonderie quantistiche, strategicamente dislocate sul territorio italiano, si specializzano in settori tecnologici specifici, creando un network sinergico di competenze:
- Napoli: Tecnologie superconduttive (Università di Napoli e Cnr-Spin).
- Firenze: Atomi freddi (Università di Firenze e Crn-Ino).
- Trento e Milano: Fotoni (Fondazione Bruno Kessler, Università di Milano Bicocca e Cnr-Ino).
- Pisa: Semiconduttori (Scuola Normale Superiore Cnr-Nano e Istituto Italiano di Tecnologia).
- Roma: Trasferimento industriale (Università Sapienza, Leonardo e Thales Alenia Space Italia).
Questi centri rappresentano i pilastri di un ecosistema quantistico italiano in espansione, pronto a sfruttare nuove opportunità di collaborazione e a partecipare a grandi progetti europei. “Avremo una potenza di fuoco straordinaria,” ha affermato Beltram, sottolineando il potenziale di questa iniziativa.
La rivoluzione quantistica: un cambio di paradigma tecnologico
Fabio Beltram ha paragonato l’impatto delle tecnologie quantistiche al passaggio dal vapore all’elettricità, sottolineando che “le tecnologie quantistiche saranno il vero salto tecnologico di questo secolo”. I computer quantistici sono solo una parte di questa rivoluzione, che promette di trasformare settori diversi come le comunicazioni, i nuovi materiali e la medicina.
In particolare, Beltram ha evidenziato le potenzialità della diagnostica medica, con la possibilità di individuare tumori quando sono composti da sole due cellule, un progresso significativo rispetto alle capacità attuali.
Un futuro quantistico all’orizzonte
La nascita delle fonderie quantistiche italiane segna un momento cruciale per il paese, posizionandolo all’avanguardia di una rivoluzione tecnologica che promette di trasformare radicalmente il nostro modo di vivere e lavorare. L’investimento strategico nel settore quantistico, unito alla creazione di un network di centri di eccellenza, crea un ecosistema fertile per l’innovazione e la crescita economica. Sarà fondamentale monitorare attentamente i progressi di queste iniziative e sostenere la loro evoluzione per garantire che l’Italia possa sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie quantistiche.