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Una pista poco stimolante per le azzurre
La discesa iridata di Saalbach ha messo a dura prova le atlete italiane, abituate a tracciati più tecnici e impegnativi. La pista Ulli Maier, con i suoi 2.940 metri di pura velocità e poche curve, si è rivelata un’autostrada per “slittone”, penalizzando le sciatrici più abili nel disegnare traiettorie precise e tagliare le curve a velocità sostenuta. In queste condizioni, la capacità di scivolare e mantenere gli sci piatti è diventata fondamentale, mettendo in difficoltà le atlete azzurre, tra cui la supervelocista Sofia Goggia.
Breezy Johnson sorprende tutti
A trionfare è stata l’americana Breezy Johnson, 29 anni, di Jackson Hole, Wyoming, che ha conquistato il suo primo successo in carriera dopo sette podi e una sospensione di 14 mesi per non essere stata reperibile ai controlli antidoping. Partita con il pettorale numero 1, Johnson ha mantenuto la leadership fino alla fine, un evento raro in questo tipo di competizioni. Alle sue spalle si sono piazzate l’austriaca Mirjam Puchner e la ceca Ester Ledecka, campionessa olimpica di superG e snowboard.
Nicol Delago la migliore delle italiane
La gardenese Nicol Delago è stata la migliore delle azzurre, ottenendo un ottavo posto che, seppur positivo, non soddisfa appieno le aspettative. Delago, nota per le sue doti di scivolatrice, è riuscita a interpretare al meglio la pista, ma non è bastato per competere con le prime. Le altre italiane, Federica Brignone, Laura Pirovano e Sofia Goggia, hanno faticato a trovare il giusto feeling con il tracciato, chiudendo rispettivamente al decimo, tredicesimo e sedicesimo posto. Anche la svizzera Lara Gut-Behrami, tra le favorite alla vigilia, è uscita di pista.
Le dichiarazioni delle atlete azzurre
Nicol Delago si è detta soddisfatta della sua prestazione, affermando di essersi divertita e di essersi sentita bene sugli sci. Laura Pirovano ha dichiarato di non avere rimpianti, consapevole di aver dato il massimo. Federica Brignone ha ammesso di non essere stata scorrevole come avrebbe voluto, pur avendo cercato di adattarsi alle caratteristiche della pista. Sofia Goggia, reduce da una caduta nell’ultima prova, ha riconosciuto le difficoltà del tracciato per le sue caratteristiche, sottolineando la necessità di saper fare bene tutto per essere una sciatrice completa.
Un’occasione persa per le azzurre
La discesa iridata di Saalbach ha rappresentato un’occasione persa per le atlete italiane, che non sono riuscite a esprimere al meglio il loro potenziale su una pista poco adatta alle loro caratteristiche. Nonostante le difficoltà, le azzurre hanno dimostrato impegno e determinazione, cercando di adattarsi al tracciato e di ottenere il miglior risultato possibile. Ora, l’attenzione si sposta sulle prossime gare, con la speranza di riscattarsi e di dimostrare il valore della squadra italiana.