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Il Mondiale di Nis senza Khelif: la decisione dell’IBA
Mentre il mondo della boxe si prepara per il Mondiale di pugilato 2025, in programma a Nis, in Serbia, dall’8 marzo, una controversia continua a tenere banco. Imane Khelif, pugile algerina al centro di un acceso dibattito sulla sua idoneità a competere nelle categorie femminili a causa del suo status intersex, è stata nuovamente esclusa dalla federazione mondiale di pugilato (IBA).
Contrasto IBA-CIO: una questione di regolamenti
L’IBA, in aperto contrasto con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) su questo tema, ha ribadito che, secondo i suoi regolamenti, Khelif non è ‘elegibile’ per le sue competizioni. Questa decisione si scontra con la posizione del CIO, che invece permette a Khelif di partecipare alle competizioni femminili, riconoscendola come donna.
Il caso Khelif alle Olimpiadi di Parigi
La vicenda di Khelif ha raggiunto l’apice durante le Olimpiadi di Parigi, dopo il ritiro dell’italiana Carini nel primo match del torneo e le conseguenti polemiche. La sua partecipazione aveva sollevato interrogativi e acceso il dibattito sulla definizione di genere nello sport.
L’IBA e la richiesta di supporto a Trump
L’IBA, guidata dal russo Kremlev e non riconosciuta dal CIO, ha recentemente sollecitato il neoeletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a supportarla nella questione ‘gender’, evidenziando la complessità e la delicatezza del tema.
Il test di idoneità di genere del 2023
L’IBA motiva l’esclusione di Khelif citando la mancata idoneità di genere riscontrata nel test del 2023, che aveva già portato alla sua esclusione da un precedente Mondiale. La federazione ha insistito sul fatto che i test di ammissibilità di genere continueranno durante i Campionati mondiali femminili di quest’anno.
Un dilemma etico e sportivo
La vicenda di Imane Khelif solleva interrogativi profondi sull’inclusione e l’equità nello sport. Da un lato, vi è la necessità di garantire competizioni eque per tutte le atlete; dall’altro, è fondamentale proteggere i diritti e la dignità delle persone intersex, evitando discriminazioni e promuovendo un ambiente sportivo inclusivo e rispettoso.