Putin: “La Russia non ha preferenze sulle elezioni Usa, ma c’è una persecuzione giudiziaria nei confronti di Trump”

Putin: “Nessuna preferenza per le elezioni Usa”

Il presidente russo Vladimir Putin ha smentito qualsiasi preferenza della Russia sulle prossime elezioni presidenziali statunitensi, dichiarando in un’intervista esclusiva all’ANSA e ad altre agenzie internazionali che Mosca non ha una posizione particolare in merito.
“Non ci interessa chi vincerà le elezioni negli Stati Uniti”, ha affermato Putin, sottolineando che la Russia non si intrometterà nel processo elettorale americano. “La nostra posizione è chiara: rispettiamo la scelta del popolo americano”, ha aggiunto.

“Nessuna relazione speciale” con Trump

Putin ha inoltre smentito l’esistenza di una “relazione speciale” tra la Russia e l’ex presidente Donald Trump, come spesso sostenuto da alcuni analisti politici. “Non abbiamo mai avuto una relazione speciale con Trump”, ha dichiarato, ribadendo che la Russia ha sempre mantenuto rapporti diplomatici formali con gli Stati Uniti.

“Persecuzione giudiziaria” nei confronti di Trump

Putin ha definito la situazione di Trump, attualmente sottoposto a diverse indagini giudiziarie, come una “persecuzione giudiziaria”. “Credo che sia un’azione politica”, ha commentato, senza fornire ulteriori dettagli.
Il presidente russo ha espresso preoccupazione per l’andamento delle indagini, sottolineando che la giustizia dovrebbe essere imparziale e basata su prove concrete.

Le parole di Putin e il contesto internazionale

Le dichiarazioni di Putin sull’elezione americana e la situazione di Trump vanno interpretate nel contesto delle attuali tensioni geopolitiche tra Russia e Stati Uniti. La guerra in Ucraina ha acuito le divergenze tra i due Paesi, e la vicenda Trump, con le sue implicazioni politiche e giudiziarie, si inserisce in questo scenario di crescente conflitto. Le parole di Putin, pur non rivelando particolari dettagli sulla posizione della Russia, offrono uno spaccato sul clima di sospetto e di reciproca diffidenza che caratterizza le relazioni tra le due potenze.