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Un’Oasi per i Rider nel Cuore di Firenze
Nel vivace quartiere di via Palmieri a Firenze, ha ufficialmente aperto i battenti ‘Casa Rider’, un progetto innovativo e necessario dedicato ai ciclofattorini. Questo spazio, nato dalla collaborazione tra la Cgil e il Comune di Firenze, si propone come un punto di riferimento per i rider, offrendo loro un luogo sicuro e accogliente dove riposarsi, rifocillarsi e accedere a servizi di supporto essenziali.
Un Progetto Nato dal Basso: Solidarietà e Autofinanziamento
La realizzazione di ‘Casa Rider’ è il risultato di un impegno collettivo e di una forte spinta dal basso. Dopo mesi di iniziative e una campagna di autofinanziamento che ha visto la partecipazione di oltre 200 donatori, con una raccolta fondi superiore ai 23.000 euro, il progetto ha preso forma. Questo sostegno popolare testimonia la crescente consapevolezza della necessità di tutelare i diritti e il benessere dei lavoratori del delivery.
Servizi e Supporto: Un’Offerta Completa per i Rider
Aperta dal lunedì al venerdì, ‘Casa Rider’ offre una vasta gamma di servizi pensati per rispondere alle esigenze specifiche dei ciclofattorini. Oltre agli spazi igienici e all’area ristoro, i rider possono usufruire di attrezzature per piccole riparazioni alle biciclette e di punti di ricarica per i loro strumenti di lavoro, come telefoni cellulari e batterie per e-bike. Inoltre, sono attivi sportelli informativi che forniscono assistenza su questioni cruciali come l’ottenimento del permesso di soggiorno e la verifica della regolarità contrattuale. Al di fuori degli orari di apertura, sono previsti corsi di formazione e workshop per arricchire le competenze dei rider.
Dichiarazioni e Impegno: Il Valore di ‘Casa Rider’
Luigi Giove, segretario nazionale della Cgil, ha sottolineato l’importanza del progetto, annunciando il finanziamento da parte del sindacato per i prossimi due anni. La sindaca di Firenze, Sara Funaro, ha evidenziato come ‘Casa Rider’ rappresenti un segnale forte da parte della città nella tutela del lavoro, offrendo una risposta concreta alla precarietà che spesso caratterizza questa professione. Bernardo Marasco, segretario generale della Cgil Firenze, ha ribadito la necessità di creare luoghi adatti per dare voce al lavoro disperso e di farsi carico dei bisogni dei rider, promuovendo la socializzazione e il protagonismo sociale.
La Voce dei Rider: Un Rifugio Sicuro e Necessario
Md Safwan Sakib, un rider di 25 anni originario del Bangladesh, ha espresso la sua gratitudine per l’iniziativa, sottolineando come ‘Casa Rider’ offra un luogo sicuro dove riposarsi e usufruire di servizi igienici, spesso negati dai negozi e dai ristoranti. La possibilità di riparare le biciclette in loco rappresenta un ulteriore vantaggio per i rider, che possono così mantenere efficienti i loro strumenti di lavoro.
Un Passo Avanti nella Tutela del Lavoro Precario
L’apertura di ‘Casa Rider’ a Firenze rappresenta un segnale positivo nella crescente attenzione verso i diritti dei lavoratori del delivery. Questo progetto, nato dalla collaborazione tra sindacati e istituzioni locali, dimostra come sia possibile creare spazi di supporto e tutela per una categoria di lavoratori spesso invisibile e precaria. L’iniziativa fiorentina potrebbe fungere da modello per altre città, promuovendo una maggiore consapevolezza e un impegno concreto per garantire condizioni di lavoro dignitose per tutti.