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Gedda: Una ‘Destination’ Culturale di Rilevanza Mondiale
La Biennale delle Arti Islamiche di Gedda si conferma un evento di portata internazionale, estendendosi su oltre 130 mila metri quadrati e ospitando 500 oggetti storici e opere d’arte. Questa seconda edizione trasforma il Western Hajj Terminal dell’aeroporto internazionale King Abdulaziz in una vera e propria ‘destination’, offrendo ai visitatori un’immersione profonda nella storia e nell’evoluzione della cultura islamica. Con cinque gallerie, tre padiglioni, due ristoranti e due caffetterie, la Biennale invita a trascorrere una giornata all’insegna della scoperta e dell’apprezzamento artistico.
La Firma Italiana: Giò Forma e Black Engineering
Il successo dell’allestimento porta la firma italiana del duo Giò Forma e Black Engineering, vincitori di un contest internazionale. Questa collaborazione con l’Arabia Saudita nasce dal precedente progetto del teatro a specchi di Al’Ula, un trampolino di lancio che ha aperto le porte a numerose collaborazioni, come sottolinea Massimo Fogliati, Ceo di Black Engineering. La loro visione creativa trasforma lo spazio espositivo in un ambiente suggestivo e coinvolgente, capace di valorizzare al meglio le opere esposte.
‘And all that is in between’: Un Versetto Coranico come Guida
Il titolo della seconda edizione, ‘And all that is in between’, tratto da un versetto del Corano, invita a esplorare le connessioni e le sfumature all’interno della cultura islamica. Tra le opere esposte spicca la Kiswah, il drappo di seta nero che riveste la Kaaba alla Mecca. Questa è la prima volta che un reperto di tale importanza viene esposto al di fuori della città santa, un evento eccezionale che testimonia l’apertura e la volontà di condivisione culturale della Biennale.
Collaborazione Storica con il Vaticano
Un altro elemento di spicco di questa edizione è la collaborazione con la Biblioteca Vaticana, che ha prestato alcuni pezzi di inestimabile valore, tra cui il ‘De revolutionibus orbium coelestium’ di Copernico e una suggestiva mappa del Nilo lunga quasi sei metri. Questa partnership rappresenta un ponte culturale tra il mondo islamico e la cristianità, promuovendo il dialogo e la comprensione reciproca attraverso l’arte e la conoscenza.
Artisti e Istituzioni Internazionali
La Biennale ospita 34 istituzioni provenienti da 20 Paesi e 4 continenti, oltre a 33 artisti che contribuiscono con le loro opere a impreziosire il percorso espositivo. Tra questi, l’italiano Arcangelo Sassolino presenta ‘Memory of becoming’, un’installazione suggestiva che invita alla riflessione. La presenza di artisti e istituzioni internazionali conferma il ruolo della Biennale come piattaforma di scambio culturale e artistico di livello globale.</p
Un Fiore all’Occhiello Culturale
Massimo Fogliati descrive la Biennale di arti islamiche di Gedda come un’esperienza meravigliosa e il fiore all’occhiello di una serie di eventi culturali in crescita nel Paese. Con un successo di pubblico già consolidato nella prima edizione, questa seconda edizione si preannuncia ancora più ricca e significativa, contribuendo a promuovere la conoscenza e l’apprezzamento della cultura islamica nel mondo.
Un Ponte tra Culture e Religioni
La Biennale delle Arti Islamiche di Gedda rappresenta un’iniziativa di grande valore culturale e simbolico. L’esposizione di opere uniche come la Kiswah e la collaborazione con istituzioni prestigiose come la Biblioteca Vaticana testimoniano un’apertura e una volontà di dialogo interculturale che sono fondamentali nel mondo contemporaneo. L’arte si conferma un linguaggio universale capace di superare le barriere e promuovere la comprensione reciproca tra popoli e religioni diverse.