La controversia scatenata dalle dichiarazioni di Naulivou
Laijipa Naulivou, ex capitana della nazionale femminile di rugby a 15 delle Fiji e fino a poco tempo fa manager della squadra, ha rilasciato un’intervista al Fiji Sun in cui esprimeva preoccupazioni sul presunto “lesbismo” all’interno della squadra. Le sue parole, in cui affermava di non tollerare donne gay nel rugby e ipotizzava che la squadra fosse condizionata da questo “problema”, hanno generato un’ondata di critiche e polemiche.
Le accuse dirette e la richiesta di epurazione
Naulivou non si è limitata a esprimere preoccupazioni generiche, ma ha anche rivelato di aver auspicato l’allontanamento del tecnico della nazionale e di aver chiesto la creazione di una commissione per la selezione della squadra. Secondo lei, era inaccettabile che una persona lesbica fosse responsabile della scelta delle giocatrici, ritenendo tale situazione “non etica, né giusta”.
La reazione della Fiji Rugby Union e il licenziamento
Di fronte alla crescente pressione dell’opinione pubblica, la Fiji Rugby Union (FRU) ha preso una decisione drastica, esonerando Naulivou dall’incarico di manager. In una nota ufficiale, la FRU ha sottolineato che le opinioni espresse da Naulivou erano personali e non riflettevano la posizione ufficiale della federazione. La FRU ha inoltre rassicurato la squadra femminile e tutte le giocatrici, garantendo che le loro opportunità, la loro rappresentanza e il loro sviluppo non sarebbero stati in alcun modo compromessi.
Un passato da pioniera e un ruolo chiave nello sport femminile figiano
La vicenda assume contorni ancora più complessi se si considera il passato di Naulivou. Era stata la prima capitana della nazionale femminile a 15 delle Fiji, svolgendo un ruolo importante nel promuovere lo sport femminile nel paese. La sua nomina a manager era stata vista come un riconoscimento del suo contributo e della sua esperienza. Tuttavia, le sue recenti dichiarazioni hanno gettato un’ombra sul suo operato e sulla sua eredità.
Riflessioni sull’inclusività e l’etica nello sport
Il caso Naulivou solleva importanti interrogativi sull’inclusività e l’etica nello sport. Le sue dichiarazioni riflettono un atteggiamento omofobo che non può essere tollerato in un ambiente sportivo che dovrebbe promuovere l’uguaglianza e il rispetto per tutti. La decisione della Fiji Rugby Union di licenziare Naulivou è un segnale importante, ma è necessario fare di più per combattere la discriminazione e garantire che tutti gli atleti, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, abbiano le stesse opportunità.