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La reazione dell’Unione Europea
Il commissario europeo per il Clima, Wopke Hoekstra, ha espresso forte disappunto per la decisione degli Stati Uniti di abbandonare l’accordo sull’imposta globale minima del 15% sulle multinazionali. Durante un’audizione al Parlamento europeo, Hoekstra ha dichiarato che tale scelta è “deplorevole”, evidenziando come Stati Uniti e Unione Europea abbiano sempre condiviso l’obiettivo di contrastare il trasferimento dei profitti verso paesi con regimi fiscali più favorevoli.
Interesse comune Ue-Usa nella lotta all’elusione fiscale
Hoekstra ha ribadito che la cooperazione tra Ue e Usa in materia fiscale è fondamentale, in quanto entrambi i blocchi hanno un interesse comune nel prevenire l’elusione fiscale da parte delle multinazionali. Il commissario ha sottolineato che la tassazione equa delle imprese è essenziale per garantire entrate fiscali adeguate e finanziare i servizi pubblici.
Impegno dell’Ue a rispettare gli obblighi
Nonostante la defezione degli Stati Uniti, l’Unione Europea rimane fermamente impegnata a rispettare gli obblighi assunti in sede internazionale. Hoekstra ha assicurato che l’Ue continuerà a lavorare per trovare soluzioni globali ai problemi fiscali, mantenendo fede agli impegni presi.
Il contesto dell’accordo globale sulla tassazione delle multinazionali
L’accordo sull’imposta globale minima del 15% sulle multinazionali è stato raggiunto nel 2021 sotto l’egida dell’OCSE, con l’obiettivo di porre fine alla concorrenza fiscale al ribasso e garantire che le grandi imprese paghino una quota equa di tasse, indipendentemente da dove realizzino i loro profitti. L’accordo prevede due pilastri: il primo riguarda la riallocazione dei diritti di tassazione tra i paesi, mentre il secondo introduce l’imposta minima globale.
Le implicazioni del ritiro degli Stati Uniti
Il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo rappresenta un duro colpo per l’iniziativa globale, in quanto mette a rischio l’efficacia e la credibilità dell’imposta minima. Senza la partecipazione degli Stati Uniti, molte multinazionali potrebbero continuare a trasferire i propri profitti verso giurisdizioni a bassa tassazione, vanificando gli sforzi degli altri paesi.
Un passo indietro per la cooperazione internazionale
La decisione degli Stati Uniti di ritirarsi dall’imposta globale minima rappresenta un passo indietro nella cooperazione internazionale in materia fiscale. Sebbene le motivazioni interne degli Stati Uniti siano comprensibili, è fondamentale che i paesi continuino a lavorare insieme per trovare soluzioni globali ai problemi globali, come l’elusione fiscale delle multinazionali. L’Unione Europea, da parte sua, deve continuare a fare la sua parte, mantenendo fede agli impegni presi e promuovendo una tassazione più equa e trasparente a livello internazionale.