Andamento globale delle IPO nel 2024
Il mercato globale delle Initial Public Offerings (IPO) ha registrato un totale di 1.215 operazioni nel 2024, con una raccolta complessiva di 121,2 miliardi di dollari. Questi dati, emersi dal nuovo rapporto EY Global IPO Trends 2024, indicano una leggera diminuzione rispetto ai livelli del 2023. Nonostante questo lieve calo, la seconda metà dell’anno ha mostrato una performance superiore alla prima, con il quarto trimestre che ha superato i tre precedenti.
A livello globale, si osservano dinamiche contrastanti. L’India, per la prima volta, si è posizionata al primo posto per volume di IPO, superando significativamente Stati Uniti ed Europa. Gli Stati Uniti, d’altro canto, hanno riconquistato la leadership mondiale per proventi da IPO, un primato che non detenevano dal 2021. Il mercato azionario statunitense ha raggiunto valutazioni senza precedenti, attirando un numero crescente di emittenti esteri, che nel 2024 hanno rappresentato il 55% delle quotazioni.
Il mercato italiano delle IPO: un anno di rallentamento
In Italia, il 2024 ha visto un proseguimento del rallentamento già iniziato nel secondo semestre del 2023. Secondo Paolo Aimino, IPO e Capital Markets Leader di EY in Italia, si è registrato un calo sia nel numero di operazioni (-41%) che nel valore raccolto (-87%). Questo declino è attribuibile principalmente alle incertezze del contesto macroeconomico e alla persistente volatilità causata dalle tensioni geopolitiche internazionali. Nonostante la buona performance del mercato azionario italiano (+12%), le IPO hanno subito un impatto negativo.
“Dopo un 2023 in complessivo miglioramento delle Ipo nel 2024 è proseguito il rallentamento riscontrato nel secondo semestre 2023, registrando un calo sia in termini di numero di operazioni (-41%) che di valore raccolto (-87%), spiega Paolo Aimino, IPO e Capital Markets Leader di EY in Italia, attribuibile alle incertezze del contesto macroeconomico e alla continua volatilità connessa alle tensioni geopolitiche internazionali, nonostante la buona performance registrata dal mercato azionario italiano (+12%)”.
Prospettive per il 2025: un cauto ottimismo
Nonostante le sfide incontrate nel 2024, le prospettive per il 2025 sono improntate a un cauto ottimismo. Sia per il mercato europeo che a livello globale, si prevede una ripresa, grazie a una solida pipeline di aziende di vari settori pronte a sfruttare le opportunità offerte da una rinnovata forza del mercato. Questa dinamica potrebbe rappresentare uno stimolo anche per il mercato italiano, che necessita di segnali positivi per invertire la tendenza negativa.
“Le prospettive per il 2025 sono cautamente ottimistiche, sia per il mercato europeo che a livello globale, con una forte pipeline di aziende di vari settori che cercano di cogliere le opportunità offerte da questa rinnovata forza del mercato che potrebbero rappresentare uno stimolo anche per il mercato italiano”.
Dinamiche regionali e fattori di influenza
Oltre ai trend globali e alle specificità italiane, è importante considerare le dinamiche regionali che hanno influenzato il mercato delle IPO nel 2024. L’inasprimento delle normative nella Cina continentale ha contribuito a una performance più debole del decennio in termini di numero di operazioni. L’Australia ha subito il calo di volume più significativo degli ultimi 20 anni. Al contrario, la Malesia ha raggiunto un record degli ultimi 19 anni per numero di IPO, grazie a un maggiore interesse dovuto a valutazioni e liquidità favorevoli.
Considerazioni sul futuro delle IPO
Il mercato delle IPO è un barometro dell’economia globale, e le sue fluttuazioni riflettono le incertezze e le opportunità del contesto attuale. Mentre alcune regioni hanno subito rallentamenti significativi, altre hanno mostrato una notevole resilienza e crescita. Per il 2025, sarà fondamentale monitorare attentamente le dinamiche geopolitiche e macroeconomiche, nonché le strategie delle aziende che intendono quotarsi in borsa. Un approccio cauto ma proattivo potrebbe rivelarsi la chiave per sfruttare al meglio le potenziali opportunità di ripresa.