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Morales si candida con un partito ‘preso in prestito’
Evo Morales, ex presidente della Bolivia (2006-2019), ha ufficializzato la sua intenzione di candidarsi alle elezioni presidenziali del 17 agosto. La sua candidatura avverrà sotto le insegne di un nuovo partito, definito dallo stesso Morales come ‘preso in prestito’. Questa mossa strategica sembra mirata a superare gli ostacoli legali che potrebbero derivare dall’utilizzo del suo tradizionale Movimento al Socialismo (MAS).
Marcia su La Paz per l’iscrizione
Morales ha annunciato che, accompagnato da ‘migliaia e migliaia’ di sostenitori, marcerà su La Paz, sede dell’ente elettorale boliviano, per presentare formalmente la sua domanda di iscrizione. L’iniziativa è programmata per i giorni immediatamente precedenti la scadenza del 18 aprile. Morales ha sottolineato l’importanza di una massiccia partecipazione per esercitare pressione sull’ente elettorale e garantire la sua iscrizione.
Accuse di decisioni predeterminate e appello internazionale
Durante una riunione con i suoi sostenitori a Lauca Ñ, Morales ha affermato che ‘qui hanno già deciso’, suggerendo una potenziale manipolazione del processo elettorale. In caso di mancata iscrizione, Morales ha dichiarato che inviterà la comunità internazionale a monitorare e far rispettare le leggi boliviane, evidenziando le sue preoccupazioni sulla trasparenza e l’equità delle elezioni.
Contestazioni legali e opposizione politica
L’opposizione e il governo del presidente Luis Arce, con cui Morales è in aperto conflitto, contestano la legittimità della sua candidatura. Essi si basano su una sentenza costituzionale che impedirebbe a Morales di candidarsi per un terzo mandato. La situazione giuridica rimane incerta e potrebbe essere oggetto di ulteriori dispute legali nelle prossime settimane.
Il ruolo del Tropico di Cochabamba
Morales ha fatto appello al sostegno della regione del Tropico di Cochabamba, suo storico feudo, chiedendo una mobilitazione del 50% della popolazione. Ha sottolineato che la partecipazione alla marcia su La Paz è un atto di volontariato e un segno di impegno politico da parte dei suoi sostenitori.
Un quadro politico complesso e polarizzato
La decisione di Evo Morales di candidarsi alle elezioni presidenziali boliviane aggiunge un ulteriore elemento di complessità a un panorama politico già fortemente polarizzato. Le contestazioni legali e le tensioni interne al governo di Luis Arce rendono incerto l’esito del processo elettorale e sollevano interrogativi sulla stabilità politica del paese.