La Messa della Candelora come occasione di riconciliazione
Nella mattinata odierna, la chiesa di Specchia ha ospitato la celebrazione della festa della Presentazione della Vergine Maria, officiata dal vescovo monsignor Vito Angiuli. L’evento ha assunto un significato particolare, giungendo in seguito al litigio che ha visto coinvolti il parroco don Antonio Riva e la sindaca Anna Laura Remigi. La disputa, avvenuta durante una riunione del comitato feste patronale San Nicola lo scorso 24 gennaio, aveva creato tensioni nella comunità locale.
Presenze significative e parole di saggezza
Alla celebrazione erano presenti sia la sindaca Remigi che il parroco Riva, quest’ultimo reduce da un periodo di allontanamento dal paese in seguito alla controversia. Don Antonio Riva ha annunciato che si allontanerà nuovamente per partecipare a degli esercizi spirituali. Durante l’omelia, il vescovo Angiuli ha fatto un esplicito riferimento all’accaduto, elogiando “la compostezza e il silenzio dignitoso che la sindaca e il parroco hanno avuto e che dovremmo imitare tutti”. Le sue parole hanno posto l’accento sull’importanza di “andare incontro all’altro, perdonare per essere perdonati e comunicare con verità”.
Un appello all’armonia e alla convivenza pacifica
Monsignor Angiuli ha esortato la comunità a “costruire ponti, non muri, stabilire un dialogo non un disaccordo, per privilegiare non la cultura del conflitto ma quella della convivenza pacifica che crea armonia e condivisione”. Ha inoltre invitato ciascun membro della comunità a “mostrarsi disponibile a cambiare le proprie visioni e a fare il primo passo per andare incontro all’altro”. Citando le parole dell’apostolo Paolo, ha concluso il suo appello invitando tutti a “comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto con mansuetudine, umiltà e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore”.
Riflessioni sulla riconciliazione comunitaria
La vicenda di Specchia evidenzia come anche in contesti locali, le dinamiche interpersonali possano influenzare la vita comunitaria. L’intervento del vescovo Angiuli rappresenta un tentativo di mediazione volto a ristabilire un clima di serenità e collaborazione, elementi fondamentali per il benessere di ogni comunità. Resta da vedere se le parole del vescovo troveranno un riscontro concreto nelle azioni future dei protagonisti e della comunità di Specchia.