L’Hotel Elephant di Bressanone al centro della controversia
L’Hotel Elephant, storico albergo a quattro stelle di Bressanone, si trova al centro di una controversia politica dopo la decisione della titolare, Elisabeth Heiss, di non ospitare più Alexander Gauland, figura di spicco del partito di destra tedesco AfD (Alternative für Deutschland). La vicenda, risalente allo scorso ottobre ma emersa solo ora, ha sollevato un’ondata di reazioni nel panorama politico sudtirolese, con accuse di intolleranza ideologica e violazione della libertà di ospitalità.
La versione dell’albergatrice: “Non è più compatibile con la nostra visione”
Elisabeth Heiss ha spiegato la sua scelta a Rai Südtirol, affermando che l’Hotel Elephant è una struttura liberale e che Alexander Gauland non è più compatibile con i valori dell’albergo. “Ci sono molti alberghi belli in Alto Adige”, ha aggiunto Heiss, sottolineando di aver cercato un dialogo con Gauland e di avergli suggerito di non tornare, adducendo motivi personali e di principio. L’albergatrice ha negato di aver “cacciato” Gauland, ma la sua presa di posizione ha scatenato un acceso dibattito.
La reazione della destra sudtirolese: “Superata la linea rossa”
La decisione dell’Hotel Elephant ha suscitato forti critiche da parte di esponenti della destra sudtirolese. Jürgen Wirth Anderlan, ex comandante degli Schützen e attuale consigliere provinciale della lista Jwa, ha accusato l’albergo di aver superato la “linea rossa”, sostenendo che “non si possono escludere ospiti a causa della loro visione politica”. Anderlan ha definito i titolari dell’albergo “buonisti che parlano sempre di libertà di espressione e tolleranza”, evidenziando una presunta incoerenza tra i valori professati e l’azione concreta.
Anche i Freiheitlichen critici: “Ospite che paga è sempre gradito”
Anche i Freiheitlichen sudtirolesi hanno espresso il loro dissenso. Il segretario Roland Stauder ha dichiarato che “se qualcuno soggiorna in Alto Adige, si comporta normalmente e paga, allora è un ospite gradito e può tornare. Questo deve valere per tutti”. Stauder ha definito “non accettabile” che un albergatore possa rifiutare un ospite in base alle sue opinioni politiche.
Un albergo con una storia di impegno civile
L’Hotel Elephant è un albergo storico con 500 anni di storia, gestito dalla famiglia Heiss. Hans Heiss, fratello di Elisabeth, è uno storico ed ex consigliere provinciale dei Verdi altoatesini. La famiglia Heiss è nota per il suo impegno civile e per la promozione di valori di tolleranza e apertura culturale. La decisione di non ospitare Gauland sembra quindi coerente con la storia e i valori dell’albergo.
Libertà di ospitalità vs. responsabilità sociale: un equilibrio delicato
La vicenda dell’Hotel Elephant solleva interrogativi complessi sul rapporto tra libertà di ospitalità e responsabilità sociale. Da un lato, gli albergatori hanno il diritto di scegliere i propri clienti e di gestire la propria attività in linea con i propri valori. Dall’altro, la discriminazione basata su opinioni politiche può essere percepita come una violazione dei principi di tolleranza e libertà di espressione. Trovare un equilibrio tra questi due aspetti è una sfida cruciale per una società democratica e pluralista.