Un omaggio poetico all’amicizia perduta
‘Su piste ciclabili. Su sampietrini’, edito da Puntoacapo Editrice, è un’opera che nasce dal dolore improvviso per la perdita di Chiara, amica di Marina Agostinacchio fin dai tempi della scuola media e ritrovata in età adulta. Quarantaquattro frammenti poetici compongono un intenso viaggio nel ricordo, scandito da incontri, colloqui e momenti condivisi. La raccolta, nata in sole tre settimane, testimonia la profondità del legame tra le due donne e la capacità della poesia di trasformare il dolore in arte.
La nota che accompagna il poemetto sottolinea come gli elementi si muovano tra un realismo tangibile, fatto di dettagli minuti come ‘i libri, la terrazza, il bar sotto casa’, e una dimensione onirica e visionaria. Le stanze poetiche si distinguono per un ritmo e una sintassi peculiari, caratterizzati da variazioni metriche che riflettono l’oscillazione emotiva dell’autrice. Agostinacchio sembra suggerire che solo attraverso la forza della parola poetica è possibile affrontare ed elaborare la morte di una persona cara.
Chiara: una vita dedicata all’impegno civile e alla parità di genere
Chiara, la cui memoria è celebrata in questi versi, è stata una figura attiva e impegnata nella società civile. Animatrice dei Giuristi Democratici per lungo tempo, si è sempre dedicata ai temi della parità di genere, alle iniziative sociali e culturali, e alla promozione dei diritti delle donne. Dal 2015 al 2019 ha ricoperto la carica di seconda presidente del Comitato Pari Opportunità degli avvocati di Padova, un’istituzione da lei fortemente voluta e istituita nel 2014, impegnandosi anche a livello Triveneto nella rete tra le Commissioni delle Pari Opportunità della Regione. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel tessuto sociale e culturale padovano.
Marina Agostinacchio: una voce poetica affermata nel panorama letterario italiano
Marina Agostinacchio, nata a Padova nel 1957, è una figura di spicco nel panorama letterario italiano. Laureata in Lettere con una tesi sugli scritti letterari di Antonio Banfi, dal 1983 insegna Lettere nella scuola. Nel 2002 ha ottenuto un importante riconoscimento vincendo il premio internazionale Eugenio Montale. Il suo talento è stato celebrato anche sulla rivista ‘Poesia’ di Nicola Crocetti, che nel numero 178 (dicembre 2003) ha pubblicato ‘Elegia’, un poemetto dedicato al padre.
Agostinacchio ha all’attivo diverse raccolte poetiche, tra cui ‘Porticati’ (2006), ‘Azzurro, il melograno’ (2009), ‘Lo sguardo, la gioia’ (2012), ‘Tra ponte e selciato’, con illustrazioni di Paola Munari (2014), e ‘Statue d’acqua’, corredato da illustrazioni e incisioni dell’artista Elena Candeo (2015). La sua opera si distingue per la sensibilità, la profondità e la capacità di esplorare le emozioni umane con un linguaggio evocativo e suggestivo.
La poesia come strumento di resilienza e memoria
‘Su piste ciclabili. Su sampietrini’ è un’opera che testimonia la forza della poesia come strumento di elaborazione del lutto e di celebrazione della memoria. Marina Agostinacchio, attraverso i suoi versi intensi e commoventi, ci invita a riflettere sulla fragilità della vita, sull’importanza dei legami affettivi e sulla capacità dell’arte di trasformare il dolore in bellezza. Il libro è un omaggio all’amicizia, all’impegno civile e alla forza delle donne, un’opera che risuona nel cuore del lettore e lo invita a non dimenticare.