Un risveglio in festa per Trieste: il tram di Opicina riparte
L’alba a Trieste si è colorata di festa e tradizione questa mattina, con il ritorno in servizio dello storico tram di Opicina. In piazza Dalmazia, ancora avvolta nell’oscurità, un gruppo di triestini ha atteso con trepidazione l’arrivo della prima corsa. Quando la vettura è apparsa, accompagnata dalle note festose di fisarmonica e tromba che intonavano “El tram de Opcina”, l’emozione è diventata palpabile.
Il tram, che collega il centro di Trieste con l’altopiano di Opicina, trasformandosi in funicolare per superare la ripida salita, è un simbolo della città e un pezzo di storia locale. La sua ripartenza, dopo anni di interruzione, è stata accolta come un vero e proprio evento.
La prima corsa: un viaggio tra storia e integrazione
Come riportato dal quotidiano Il Piccolo, la prima corsa delle 6:51 è partita con qualche minuto di ritardo, ma l’attesa non ha scalfito l’entusiasmo dei passeggeri. A bordo, tra i tanti triestini desiderosi di rivivere un’esperienza storica, anche Alì, volontario della Comunità di Sant’Egidio, che con un sorriso ha commentato: “Sono il primo pachistano a bordo del tram”. Un’immagine che ben rappresenta l’integrazione e la multiculturalità della città.
Nonostante l’attività sia ancora ridotta, con una sola vettura in servizio in attesa del ripristino completo della flotta, il ritorno del tram della linea 2 segna un importante passo avanti dopo l’incidente del 16 agosto 2016 e le numerose vicissitudini che ne hanno ostacolato la ripartenza.
Un regalo di compleanno speciale per il sindaco Dipiazza
Forse una coincidenza, forse un segno del destino, il tradizionale fischio del tram, un suono inconfondibile e un po’ malinconico, è risuonato questa mattina come un augurio speciale per il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che proprio oggi compie 72 anni. Un regalo gradito, che celebra il ritorno di un simbolo della città e il suo legame con la comunità triestina.
Un segnale di rinascita per Trieste
Il ritorno in servizio del tram di Opicina rappresenta più di una semplice riattivazione di un mezzo di trasporto. È un segnale di rinascita per Trieste, un simbolo di resilienza e di legame con le proprie radici. La festa popolare che ha accompagnato la ripartenza testimonia l’importanza di questo tram per la comunità triestina, un’icona che unisce passato e futuro.