Operazione anti-keybox: il via dal rione Monti
Questa mattina, nel cuore di Roma, è scattata l’operazione di rimozione forzata delle keybox, le piccole cassette metalliche che contengono le chiavi degli appartamenti destinati all’affitto turistico. L’iniziativa, promossa dall’amministrazione capitolina, ha preso il via dal rione Monti, noto per la sua vivace atmosfera e la forte presenza di strutture ricettive per turisti. L’assessore al Turismo, Alessandro Onorato, ha guidato personalmente l’operazione, affiancato dagli agenti della Polizia Locale, muniti di cesoie per rimuovere le scatolette dai muri e dalle ringhiere.
Obiettivo: contrastare l’abusivismo e ripristinare il decoro
L’operazione si inserisce in un più ampio piano dell’amministrazione comunale per contrastare l’abusivismo nel settore degli affitti brevi e per ripristinare il decoro urbano. Le keybox, spesso installate in modo indiscriminato e senza autorizzazione, sono diventate un simbolo di un’attività che, in molti casi, sfugge al controllo delle autorità e crea disagi per i residenti. La loro rimozione rappresenta un segnale forte da parte del Comune, che intende riaffermare il rispetto delle regole e tutelare il patrimonio storico e architettonico della città.
Ritmo serrato: 200 rimozioni a settimana
Secondo quanto annunciato questa mattina, l’operazione di rimozione delle keybox procederà a ritmo serrato, con l’obiettivo di staccare circa 200 scatolette a settimana. Questo dato evidenzia la determinazione dell’amministrazione nel voler affrontare con decisione il problema e nel voler dare una risposta concreta alle segnalazioni dei cittadini e delle associazioni di categoria. L’iniziativa si estenderà gradualmente ad altre zone della città, interessate dal fenomeno degli affitti turistici.
Un indirizzo email per le segnalazioni
Per facilitare la segnalazione di keybox abusive, l’amministrazione ha messo a disposizione un indirizzo email dedicato. I cittadini e i residenti possono inviare le loro segnalazioni, indicando la posizione esatta delle scatolette, contribuendo così a rendere più efficace l’operazione di rimozione. Questo canale di comunicazione diretta tra cittadini e Comune rappresenta un importante strumento di partecipazione e di controllo del territorio.
Le reazioni e le prossime mosse
L’operazione di rimozione delle keybox ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, i residenti e le associazioni di categoria che da tempo denunciano gli abusi nel settore degli affitti brevi hanno espresso soddisfazione per l’iniziativa. Dall’altro, i gestori di appartamenti turistici hanno manifestato preoccupazione per le possibili conseguenze economiche dell’operazione. L’amministrazione comunale ha annunciato che proseguirà con i controlli e le verifiche, al fine di garantire il rispetto delle regole e di tutelare gli interessi di tutti gli operatori del settore.
Un passo necessario verso un turismo più sostenibile
L’operazione di rimozione delle keybox a Roma rappresenta un passo importante verso una gestione più sostenibile del turismo. Se da un lato è innegabile l’importanza del settore turistico per l’economia della città, dall’altro è altrettanto evidente la necessità di regolamentare le attività di affitto breve, per evitare fenomeni di abusivismo e per tutelare la qualità della vita dei residenti. La rimozione delle keybox, pur essendo una misura drastica, è un segnale chiaro della volontà dell’amministrazione di affrontare il problema con determinazione e di trovare un equilibrio tra le esigenze del turismo e quelle dei cittadini.